Will Young, la recensione di LEXICON

Will Young

LEXICON

Cooking Vinyl

 

Virata verso l’electro pop e la sensibilità del linguaggio solare e senza troppe liturgie strutturali che appesantiscono la scena. “Lexicon” il nuovo album di Will Young che torna a distanza di quattro anni dal precedente “85% Proof”, per  un  settimo album in studio per l’ex vincitore del talent show inglese Pop Idol.

La scelta rimane pop di sottofondo ma è calibrata in un andirivieni di strutture che premiano la composizione di beat minmal dance e la vena danzereccia in molte parti del racconto, come i nun duetto con gli Years & Years.

Ma Will Young ha anche un animo soul, stretto nel piano di Scars, con in testa sempre le memorie d’amore e la voce di una talento strettamente e semplicemente pop. Via il jazz e via le scorribande nel territorio delle cover, come nella famosa “Light my fire” dei Doors, ora il buon Young ha deciso di divertire col sorriso, sfoderando un savoir faire figlio del buon Elton nazionale, in una scelta opinata di mischiare humour da cantautore con trame ballabili e lucenti come il suo candore vocale.

Temperamento da icona e buone prassi non mancano, via verso una discesa che vede l’estate come punto d’arrivo del suo umore.

 

 

Andrea Alesse

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