The Song Remains The Same torna al Cinema!

La band che ha fatto la storia del rock è tornata al cinema! I prossimi 25, 26 e 27 marzo The Song Remains The Same sarà finalmente proiettato in tutte le sale cinematografiche.

 

Non siamo di fronte ad un capolavoro della cinematografia, sia chiaro (ma credo nessuno abbia mai avuto anche solo per un istante quell’intenzione), ma ad un documento NECESSARIO per capire il valore storico dei Led Zeppelin e per far vedere come anche solo un “mini palco” con 4 luci e 2 ampli fosse sufficiente ad una band con gli attributi per far impazzire un Madison Square Garden gremito di fans in delirio in un fine luglio del 1973.

 

Page, Plant, Bonham e Jones con i loro strumenti e le loro visioni hanno portato alla creazione di un mix tra musica e immaginazione che ci fa assaporare in pieno quegli anni 70.

 

Backstage, racconti fantasy, metropolitana e NY da bere, psichedelia e colombe che svolazzano al rallenty in una serie di inquietanti racconti (tra cui un lupo mannaro e un uomo senza volto) in un altroquando tutt’altro che definito, si alternano alla incredibile performance live ripresa in maniera talentuosa come se l’operatore fosse il quinto membro della band.

 

C’è posta per te! La missiva che arriva in contemporanea ai ragazzi del dirigibile tra cui Plant, intento in una passeggiata agreste in famiglia e Jones, che apre la lettera in cucina assieme alla moglie, informa che a breve avrà inizio il loro Tour! Con quel a breve il manager ovviamente intende… DOMANI!

 

Scortati dalla polizia in una NY intrisa di traffico, luci e suoni, arrivano finalmente al Madison Square Garden dove la folla li acclama già da un pezzo, annunciando tramite il volo di una colomba la leggendaria “Rock ‘N’ Roll”.

 

I brani si susseguono nella loro impietosa ed impetuosa perfezione; “Black Dog”, “Since I’ve Been Lovin You”, “No Quarter” e “The Song Remains The Same” (uno dei riff più travolgenti a parere dello scrivente) inframezzati da visual psichedelici, effetti caleidoscopici caratteristici del tempo, storie di cavalieri mascherati, di pipistrelli e niente di meno che da una rivisitazione di Excalibur dove Plant, dopo aver ottenuto la sacra spada, arriva al fatidico castello per liberare la sua amata principessa dai malvagi aguzzini.

 

“Dazed  And Confused” e i suoi 25 minuti… con la chitarra di Page che si trasforma in un violino e lui nel suo stesso io da vecchio!

 

Ma è su “Moby Dick” che arriva il momento più alto della proiezione, quando l’assolo di 157 ore consecutive di John Bonham (si scherza eh… solo 14 minuti…) si alterna a viaggi in moto, allevamenti di mucche, gare di velocità su quarti di miglio, restauri di case e balli in famiglia… un assolo che dura una vita praticamente e che ha il suo apice quando posa le bacchette e continua a mani nude (!!!).

 

Il dulcis in fundo di questo viaggio è lasciato a “Whole Lotta Love”, dove Bonham chiude la sua discreta prestazione colpendo ripetutamente, oltre a tutto quello che gli capita nell’arco di 5 metri quadri, anche un gong infuocato…

 

“New York… Good Night”

 

 

Ringraziamo Marta Falcon di Parole e Dintorni e  Nexodigital per il graditissimo invito.

 

Testo a cura di Luca Iacono

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