Il sud is a state of mind, intervista ai Bar Ponderoso

Ne avevvamo parlato lo scorso novembre, con la nostra recensione qui: https://www.thefrontrow.it/bar-ponderoso-racconti-di-un-power-duo-rock-in-pacifico/

I Bar Ponderoso sono un duo seminale che suona diretto e distorto, che reef dopo reef cavalca un groove elettrizzante e dinamico, sulla’sse Messina- nord Italia, e ritorno. Eccoli allora nella nostra intervista, messi a nudo come non mai, grazie alla loro verve e alla voglia di salire sui palchi e suonare come s enon ci fosse un domani.

1 -“In fondo, anche l’Islanda è a sud dell’isola di Mayen”. Una vostra citazione per ricordarci che le coordinate geografiche sono solo dei numeri. La musica può aiutare ad abbatterle?

Il periodo storico che stiamo attraversando è così buio che viene difficile dare una risposta a lieto fine. L’arte e la cultura sono sicuramente le strade da seguire per creare quella consapevolezza necessaria per distruggere le barriere a cui ti riferisci ma non bastano. Considerando che la musica italiana oggi affronta temi come la durata di un messaggio vocale o minchiate del genere sicuramente le barriere ce le terremo per molto tempo. 

2 Come si sposa la direttiva geografica con il vostro ultimo album? Il sud come una “state of mind” interplanetary? 

Hai fatto centro. per noi il sud è proprio uno stato mentale che elude la posizione geografica. ci siamo resi conto che la gente del sud Italia ha molto in comune con quella dell’Almerica centro meridionale ma anche con la gente del nord Italia che, a dispetto dei luoghi comuni, sa essere calda e ospitale. Il sud e quello che rappresenta è in ognuno di noi, persino nella gente che vive in Islanda a sud dell’isola di Mayen.

3 Si parla di storie che possono vedere la luce dentro un bar. Ci sono in “Pacifico” personaggi veri e storie che voi racconteteste ai vostri figli/nipoti?

Racconteremmo tutto ai nostri figli e nipoti perché i figli/nipoti spesso danno ottimi consigli e hanno una visione migliore della nostra. In Pacifico ci sono storie realmente accadute, accadute nei nostri sogni/incubi e accadute semplicemente nella nostra testa. 

4 Dal punto di vista strettamente musicale l’incontro con Gianluca Bartolo sembra essere stato determinante. Dico bene?

È stato assolutamente determinante dal punto di vista del suono e secondo noi è questo il compito del produttore artistico. Se Gianluca non fosse stato convinto dei brani non sarebbe stato il produttore di Pacifico, grazie alle sue scelte in studio, siamo riusciti a esaltare i nostri riffoni, le ritmiche e la voce che sono i nostri punti forti. 

5 Parlateci dei vostri buoni propositi per il nuovo anno. Farete il bis?

Il 2019 sarà un anno importante perché sarà l’anno dei concerti, il tour è già iniziato con il release party a Milano e a Messina e con qualche data lungo lo stivale. La nostra anima è puramente live, suoneremo il più possibile da nord a sud. Se ti piace il nostro  disco non puoi non venire a un nostro concerto, sarebbe come andare in Sicilia e mangiarsi solo i dolci senza assaggiare i rustici! Per quanto riguarda il bis c’è ancora tempo, qualche nuovo riffone Ponderoso per il prossimo disco è già nato, per adesso siamo felici e carichi di suonare forte i brani di PACIFICO.

Andrea Alesse

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