Intervista a Cristian Albani

Da venerdì 22 marzo 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e gli store online “Ponte”, il nuovo singolo di Cristian Albani (Cesena, 1996).

Il brano, nato con un testo in lingua inglese diversi anni fa quando il cantautore viveva a Londra, vede la luce nella sua versione studio italiana con un arrangiamento synth-pop che certo non dimentica i suoi pregressi britannici. Con una scrittura metaforica e fortemente ermetica, l’artista allude all’immagine del “Ponte” per parlare dei momenti di transizione della vita, in cui spesso si finisce a fare i conti con la propria solitudine e la propria coscienza.

Biografia

Cristian Albani (Cesena, 1996) è un cantautore, pianista e compositore romagnolo che attinge da diversi generi, muovendosi tra folk italiano e straniero, post-rock, indie pop e synth wave.

Nel suo repertorio l’italiano e l’inglese si alternano in base alle circostanze espressive, e spesso coesistono in più versioni degli stessi pezzi. Con il suo timbro morbido e la delicatezza nell’esecuzione, Albani accompagna i suoi ascoltatori in un viaggio astrale tra luoghi onirici e atmosfere sospese.

Trascorre due anni a Londra, dove studia composizione pop e sviluppa un progetto cantautorale dal sound etereo, ispirandosi ad artisti come Joni Mitchell, Bon Iver, Franco Battiato e Niccolò Fabi. Si ristabilisce poi in Italia, dove pubblica i suoi primi brani (“Archimede” del 2018 e “Desperate” del 2020) e ottiene il diploma di Musica Applicata al Conservatorio di Bologna. Dal 2021 pubblica i successivi singoli: “Memoria” (2021), “Giorni” ed “Euforia” (2022).

Dal 2022 sale sul palco con la sua formazione elettrica e da quel momento si dedica alla promozione dal vivo del progetto. Oltre ai concerti e alla partecipazione a concorsi e rassegne musicali, prosegue la produzione in studio di nuovi lavori.
A primavera 2024 Albani ritorna con la pubblicazione del suo nuovo singolo “Ponte”, che anticipa un EP-raccolta di prossima uscita.

 

 

 

 

Ecco l’intervista all’artista

 

 

Un caro saluto a tutta la redazione e ai lettori di The Front Row!

Io mi chiamo Cristian Albani e sono un artista musicale romagnolo. Dopo due anni a Londra, dove ho studiato composizione pop, ho sviluppato il mio progetto ispirandosi ad artisti come Joni Mitchell, Bon Iver, Franco Battiato e Niccolò Fabi. Mi sono poi ristabilito in Italia, dove ho cominciato a pubblicare alcuni brani e ottenuto il diploma di Musica Applicata al Conservatorio di Bologna. Dal 2022 salgo sul palco con la mia formazione elettrica e proseguo la produzione in studio di nuovi lavori.

La mia musica ha le sue radici nel cantautorato, ma si sviluppa sperimentando sonorità eclettiche che variano dall’indie, al folk, alla synth wave, alla musica classica e il rock progressivo. Se dovessi scegliere alcuni aggettivi per descrivere la mia musica, mi piacerebbe definirla come “eterea”, “cinematica” e “avvolgente”.

In questa primavera 2024 sono ritornato con la pubblicazione del mio nuovo singolo: “Ponte”. Si tratta di un brano che porto in giro dal vivo ormai da tanto tempo, ma che non aveva ancora visto la luce in una versione studio che ne soddisfacesse il potenziale. Il brano, nato con un testo in lingua inglese ormai diversi anni fa quando ancora vivevo in Inghilterra, è stato infatti prodotto con un gusto synth-pop che non dimentica i pregressi britannici. L’immagine del “Ponte” allude ai momenti di transizione della vita, in cui spesso si finisce a fare i conti con la propria solitudine e la propria coscienza. Essendo cresciuto a Cesenatico in una casa di fronte al canale e a pochi passi dal mare, ho sempre subito il fascino dell’acqua, che spesso ritorna come elemento chiave nei miei brani. Con il trasferimento da ragazzo nella capitale inglese, ho subito trovato un forte parallelismo tra l’acqua del fiume Tamigi e quella che bagna il mio territorio, e spesso mi ritrovavo ad contemplarla cercando uno spiraglio di familiarità. Erano quelli i momenti in cui ero maggiormente consapevole dei cambiamenti che stavano avvenendo nella mia vita, e dove si esternava il disorientamento di chi è partito per andare lontano. Ora quella stessa sensazione di “sospensione” la provo quando, tra gli scorci della mia città natia dove nel frattempo sono tornato, ritrovo dei riferimenti al mio passato (quello londinese incluso) che mi fanno ragionare sul mio percorso: tra presente e passato, tra “proprio qui” e “altrove”. Queste stesse sensazioni saranno il filo conduttore del mio primo EP-raccolta in prossima uscita nel corso del 2024.

Da questo nuovo brano ci si può aspettare una nuova interpretazione del mio umore sonoro, che cerca sempre nuove influenze, competenze e direzioni creative. La mia ricerca musicale è quella di una “coerenza nella variazione”, ossia la possibilità di mostrare lati molto diversi del mio carattere artistico ma senza mai rinunciare ad uno stile autentico e riconoscibile. Per questo, a coloro che vogliono conoscere meglio la musica e soprattutto il mio percorso, consiglio un ascolto in ordine cronologico partendo dal mio primo singolo “Archimede” e proseguendo in avanti.

Uno dei momenti per ora più significativi ed importanti del mio percorso musicale è stato l’aver inserito il mio progetto nella mia tesi finale di laurea al Conservatorio di Bologna, grazie alla quale ho potuto affermare i miei presupposti.

L’attività live per me è molto importante, in quanto è il vero terreno di prova per elaborare insieme al pubblico le emozioni contenute all’interno dei brani. Anche questo è un ambito di continua evoluzione, anche se per il momento ho trovato un gruppo di musicisti in un mix acustico-elettronico con cui riesco a entrare nel giusto mood: Beppe Gravina (batteria e sequenze), Matteo Idà (basso e synth) e Mattia Alpini (chitarre) sono ormai diventati dei veri e propri compagni di squadra. Un mio sogno nel cassetto è quello di portare la mia musica in tour in luoghi di bellezza culturale o naturalistica: musei, case d’arte, parchi naturali, vallate, monumenti grandi o piccoli che siano e di ogni genere. Per ora mi sono capitate un paio di occasioni di questo tipo, ma sarebbe bello fosse un’opportunità più regolare e continua.

Un album di artista straniera che consiglio ad un amico (o a chi sta leggendo) sarebbe sicuramente “Ceremonials” di Florence and The Machine, perché da lì vengono molte delle suggestioni sonore oltremanica che cerco di ricreare nella mia musica. Come album italiano consiglio invece “Una Somma di Piccole Cose” di Niccolò Fabi, piccola gigantesca perla di cantautorato italiano che vuole davvero scavare nel profondo con le parole e con il suono. Un album in cui avrei voluto duettare è sicuramente “Realismo Magico in Adriatico” di Colombre; affronta tanti temi che mi sono vicini utilizzando uno stile davvero accattivante, ed è uno di quei lavori tanto ben fatti che ti fa venir voglia di saltare su e far parte anche tu della baracca. L’ultimo album che ho (ri)ascoltato, invece, è “Discovery” dei Daft Punk; anche se sarà la milionesima volta, ogni tanto mi piace ripercorrerlo e testarlo a più riprese contro i gusti che cambiano e il tempo che passa (spoiler: vince sempre).

Auguro agli amici lettori una buona ricerca e un buon ascolto, ci risentiamo per le prossime novità!
Cristian Albani

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