Calibro 35, la recensione di Momentum

CALIBRO 35
Momentum

(Record Kicks)

I Calibro 35 sanno come si fanno bene le cose: annunciano il nuovo disco a Dicembre 2019, l’uscita è il 24 Gennaio 2020. Niente teaser infiniti, niente proliferazione di anticipazioni, niente “album già mezzi ascoltati prima ancora che escano”. No, “Momentum” arriva ancora vergine nei nostri player musicali, pronto a stupirci, avvolgerci e sorprenderci dall’inizio alla fine.
Lo stupore è sincero, visto che con il passare del tempo la band sta andando oltre le limitanti origini di “quelli bravi che suonano cover dei film poliziotteschi anni 60”, e se questa volta una vibrazione funk meno cupa sembra pervadere il disco, c’è anche il colpo di scena di superare la semplice musica strumentale che da sempre li contraddistingue: in due tracce ci sono dei featuring vocali. E non si parla di featuring presi dal mondo (allargato) del rock/metal, ma presi dal mondo (allargato) dell’hip-hop, con il rapper, producer e songwriter Illa J a prestare qualche rima su Stan Lee, e il rapper londinese MEI su Black Moon. In realtà sono i due cantanti ad essersi piegati allo stile dei Calibro, quindi non c’è nessuno scandalo – i brani hanno un andamento funk che ben si mescola alle parti in cui arriva, suadente, la voce.

Al netto di queste sorprese e variazioni sul tema, il concetto di fondo è sempre lo stesso: i Calibro 35 sanno scrivere una colonna sonora per la vita, per le attività quotidiane e per quelle straordinarie. Ascoltare Momentum in macchina è un piacere. Godetevelo anche voi.

P.B.
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