Pete Doherty and The Puta Madres, un dandy maledetto dal cuore tenero

Pete Doherty and The Puta Madres live ai Mgazzini Generali di Milano.

Revival nsotrano di undecedentismo ammaliante e curioso in una domenica sera fatta di musica improvvisata, talento, discordanze gentili e savori faire baudeleriano.

Il chiacchierato dandy inglese torna a Milano, sguardo basso e chitarra suonata anarchicamente, con i ragazzi dei The Puta Madres che lo rincorrono senza un domani. Nessuna scaletta o quasi, ma note che vanno via come il vento della Cornovaglia, in un locale dove la curiosità di rivedere Pete è stata soddisfatta dalla sua classica forza emotiva.

Niente scherzi dell’ultimo minuto, ma ritmi che toccano l’humour british e l’umoralità di un fenomeno del pop-rock moderno, orfano del suo Carl Barat ma sempre barcollante. Spirito da rocker vero dietro la camicia e sguardo perso mille volte nel buio di un locale che si è riempito per vedere dal vivo le sue creature, in due ore di concerto intense. Un braccone del glam fantasy rock all’inlglese, un cuore romantico dietro un passato pesante, ma anche una grande voglia di esserci ancora.

Scorrono Last Of The English Roses, Ride Into The Sun e Paradise Is Under Your Nose , brani in cui si balla con le spille di Sid e Nancy riviste in chiave pop, con la provocazione di un Pete Doherty ringiovanito e sempre maledetto.

Genio di un mondo incompreso, il suo show è lifnfa vitale per i suoi fan, ma anche tanto spettacolo vero.

 

Testo a cura di Andrea Alesse, fotografie di Pete Doherty and The Puta Madres di Stefano Cremaschi
Si ringrazia DNA Concerti.

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