Dal Teatro Romano di Verona, semplicemente Niccolò Fabi

Non poteva esserci cornice migliore dello splendido Teatro Romano di Verona, per ospitare il concerto di Niccolò Fabi (anche questo sold out) ieri, 30 Maggio 2016. Malgrado le previsioni avverse il cielo ha deciso di graziare il pubblico, proprio come un anno fa in occasione dello splendido concerto all’Arena dei tre Fabi, Silvestri e Gazzè, dove smise di piovere poco prima dell’inizio del concerto, per poi riprendere a spettacolo ultimato.

Dopo le uscite dei dischi di Gazzè prima, Silvestri poi e i loro relativi tour, si aspettava solamente lui e la sua Somma di piccole cose: Niccolò dimostra di essere un uomo fondamentalmente semplice ma di un’intensità ormai rara. Cantautore vero come ormai ce ne sono pochissimi in giro. Il disco lo conferma essendo composto da brani quasi interamente chitarra e voce. Composti e suonati in una stanza con un divano e una finestra, tutto ciò che bastava a Fabi per dare sfogo alle proprie emozioni, esponendo la sua intimità. Perché, proprio come dice lo stesso Niccolò durante il concerto, ogni tanto bisogna aprirsi per non tenere tutto dentro.

Il concerto si apre con un ampia carrellata di brani dell’ultimo disco che con la loro intensità creano un’atmosfera quasi magica all’interno del teatro. Niccolò è molto bravo a comunicare con il pubblico che lo ama e sembra volerlo abbracciare alla fine di ogni brano. A dimostrare che questo tour non è semplicemente una promozione del suo ultimo lavoro, Fabi propone Ostinatamente, brano tratto dal suo primo album Il giardiniere del 1997. La band che lo accompagna è composta di giovanissimi musicisti capitanati dal cantautore Torinese Alberto Bianco, che già aveva aperto qualche data a Niccolò nel tour di Ecco, Matteo Giai chitarre e basso e tastiere, Filippo Cornaglia alla batteria e Damir Nefat alla chitarra.
Il concerto quindi prosegue con brani storici quali, E’ Non E’, Il Negozio di Antiquariato e l’intensissima Ecco. L’esperienza con i suoi due amici storici non viene certo scordata ma, a differenza di Silvestri e Gazzè, Niccolò non propone un brano tra i più noti, bensì Giovanni Sulla Terra. Ma è con il brano Lasciarsi un giorno a Roma, che il pubblico non ha resistito, si alza dalle poltroncine è scende sottopalco a ballare. Prima di chiudere il concerto Niccolò lascia il palco ad Alberto Bianco che canta un brano di sua composizione Aeroplano, seguita poi da Una buona idea per chiudersi con Lontano da Me.
Il pubblico ormai è in delirio e non vorrebbe certo che il concerto si fermasse qui, e Niccolò da appuntamento alle prossime date che riprenderanno, dopo un breve periodo di pausa, da Mantova il 14 luglio.
Verona ancora una volta si dimostra città magica per la musica e per Niccolò Fabi in particolare.
Ad aprire il concerto il cantante Wrongonyou.

Scaletta del concerto:
UNA SOMMA DI PICCOLE COSE
HA PERSO LA CITTA’
FACCIAMO FINTA
FILOSOFIA AGRICOLA
NON VALE PIU’
UNA MANO SUGLI OCCHI
OSTINATAMENTE
E’ NON E’
NEGOZIO DI ANTIQUARIATO
ECCO
SEDICI MODI DI DIRE VERDE
ORIENTE
VENTO D’ESTATE
GIOVANNI SULLA TERRA
SOLO UN UOMO
COSTRUIRE
OFFESO
LASCIARSI UN GIORNO A ROMA
VINCE CHI MOLLA
AEROPLANO (Alberto Bianco)
UNA BUONA IDEA
LONTANO DA ME

Testo e foto a cura di Diego Feltrin
Si ringraziano Barley Arts e Parole & Dintorni per il gentile invito.

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