Gli Iron Maiden al Firenze Rocks!

e’ il terzo giorno di Firenze Rocks e sotto un sole cocente numerosi fans stanno aspettando gli Iron Maiden che tra qualche ora si esibiranno sull’immenso palco della Visarno Arena.

Gli Shinedown sono la prima band ad esibirsi.
Il sole picchia duro e la band della Florida non è molto conosciuta nel nostro paese, ma nonostante ciò riesce a farsi apprezzare dai numerosi presenti che incitano la band ad ogni canzone e batte le mani a tempo. In tour per promuovere l’ultimo lavoro Attention Attention la band propone una setlist che spazia su tutta la discografia.
Un rock moderno condito dalla voce vivace di Brent Smith rendono questi 45 minuti molto gradevoli.

 

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Grande attesa per Jonathan Davis che, svestito i panni del frontman dei Korn, si concede un album solista Black Labyrinth.
Nessun brano della sua band in scaletta, solo il suo timbro di voce e un sound completamente diverso che comprende in esso anche parti con violoncello e violino, che però molte volte non si percepiscono.
Alla batteria un più pacato Ray Luzier che accompagna Jonathan in questa nuova avventura.
Potremmo riassumere l’esibizione con un tanto fumo e niente arrosto poichè anche la folla non sembra farsi prendere molto da questo nuovo progetto.

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Ormai le 60000 persone previste per questa sera all’interno della Visarno Arena sono quasi tutte entrate quando gli Halloween prendono possesso del palco.
Un tripudio di schitarrate e lunghi vocalizzi caratterizzano la band di Amburgo che oggi vanta numerosi fan accorsi anche per loro dopo che la band si è riunita al gran completo: oltre ai componenti in essere della band, gli Halloween si sono uniti con il cantante storico Michael Kiske e il chitarrista di prima data Kai Hansen.
Della lunghissima discografia della band vengono snocciolati i grandi classici come Keeper of the Seven Keys o Dr. Stein , pane per il pubblico del Firenze Rocks che applaude e tiene il tempo a colpi di headbanging.
Complicità e simpatia sono il filo conduttore di questa esibizione che vede i membri della band interagire tra di loro con grande complicità ma anche con il pubblico.

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Il tanto momento atteso al suon del classico inno “Maiden Maiden” è arrivato e al calare della sera una fresca brezza porta con se i battaglieri Iron Maiden.
La folla di 60000 persone può finalmente cantare i grandi classici della band britannica che oltre a proporre il suo repertorio, grande classico senza tempo.
Ad ogni canzone una storia diversa accompagnato da un cambio scena, come il velivolo militare in Aces High o la tormenta di neve in Where Eagles Dare.
I ragazzi sul palco si muovono come pazzi come se il tempo non li scalfisse mentre Bruce Dickinson non sbaglia una nota nonostante si continui a dimenare e a saltare per tutta la superficie calpestabile.
Si procede a ritmo sostenuto con The Trooper, For The Greater Good Of God e The Wicker Man suonate una dietro l’altra come se la band volesse sfinire tutti i presenti, ma il pubblico risponde in maniera impeccabile cantando tutti i brani dall’inizio alla fine.
Non manca l’immancabile Eddy che ingaggia duelli con i musicisti.
Pugni al cielo e ugule in fiamme per i super classiconi della band che su un lunghissimo finale presenta Fear of the Dark, The Number of the Beast, Iron Maiden, Hallowed Be Thy Name e grande chiusura con Run to the Hills.

I Maiden infesteranno ancora per molti anni i festival di tutto il mondo, grazie alla loro sorprendente spettacolo ma sopratutto grazie ai loro classici senza tempo che vengono suonati ancora in maniera impeccabile dopo tanto tempo che trascinano tutti ad alzare il pugno al cielo e a cantare a squarciagola.

Ve li siete persi alla Visarno Arena? Gli Iron Maiden saranno ancora in Italia per due appuntamenti il 9 luglio a Milano mentre il 17 luglio a Trieste.

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Si ringraziano Live Nation e Le Nozze di Figaro per il gentile invito.
Scatti della terza giornata a cura di Giuseppe Maffia, testo a cura di Stefano Cremaschi.

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