Un viaggio verso l’età adulta, intervista agli Shards

 
Find Sound è il disco d’esordio degli Shards, un gruppo vocale londinese guidato dal cantante, compositore e produttore Kieran Brunt.
Combinando voci, sintetizzatori e percussioni, Find Sound è una sorprendente esplorazione della voce umana; usare i concetti di suono e luce come semplici metafore per acquisire comprensione. I brani dell’album sono destinati a essere dipinti sonici in miniatura, ognuno dei quali si aggiunge a un quadro generale della confusione emotiva della prima età adulta: l’incertezza, l’eccitazione, il terrore e il sollievo.

Dopo aver collaborato con Terry Riley nel 2016, il Barbican ha chiesto a Brunt di formare un gruppo corale per il festival Possible Colliding di Nils Frahm quell’estate.
Dopo il successo degli spettacoli, Frahm ha invitato Brunt a unirsi a lui a Berlino per collaborare agli arrangiamenti corali per il suo recente album All Melody. Da allora, Shards ha collaborato con altri artisti famosi, tra cui Michael Price nel suo recente LP Tender Symmetry.
Per capirci di più, abbiamo intervistato Kieran Brunt.
Buon viaggio.

1. Find Sound è come un invito a prendere possesso della musica. Vuoi davvero aiutarci a migliorare la qualità della nostra vita con la tua musica?

Le canzoni astratte dell’album si concentrano sulle idee di suono, luce e riflessi come semplici metafore per acquisire comprensione. Sono qualcuno che impara a conoscere le cose facendo e vivendole, quindi da giovane mi sono spesso ritrovato a emettere idee e domande, sperando che mi rispondessero in un modo che io capissi. Trova il suono riguarda queste riflessioni e bisogna sperimentarle.

2. Il vostro album di debutto è pieno di interazione con percussioni e synth. Come nasce la musica? Qual è il significato della musica corale?

Ho sempre desiderato che questo primo album fosse diverso dal modo in cui gli album corali vengono generalmente scritti e registrati. Per molte persone la musica corale significa tradizione, lusso e perfezione; Sono cresciuto in questa tradizione e penso che abbia un posto importante nella nostra cultura, specialmente nel Regno Unito. Ma penso anche che ci siano così tante altre possibilità e altri spazi da esplorare con gruppi di cantanti. Questo è quello che stiamo cercando di proporre con questo album.

3. C’è anche un particolare intento scientifico nella tua ricerca musicale?

Non sono sicuro che ci sia, a dire il vero! Molti album si concentrano sullo spazio e stratificano diverse tecniche di registrazione, ma ogni riferimento alla luce e al suono è pensato per essere più poetico di scientificoZ

4. L’elemento luce ha un peso particolare nella tua composizione?

L’album dovrebbe rappresentare il viaggio della giovane età adulta e tutte le emozioni che affrontiamo mentre iniziamo a cercare di capire il mondo da soli. Per questo motivo ci sono momenti che sono pesanti e ricchi, altri sono leggeri e radi. Penso che il contrasto sia importante!

5. Pensi che la musica moderna abbia bisogno di una sorta di rivoluzione dopo la scoperta di elementi elettronici?

Penso che gli elementi elettronici siano in circolazione da molto tempo ormai, quindi molti sono già stati fatti. Detto questo, ovviamente ci sono ancora nuove cose da inventare e un sacco di incredibili nuovi strumenti elettronici che spuntano continuamente. Come puoi capire, sono particolarmente interessato alla musica che fonde voci ed elettronica e penso che ci sia molto altro da esplorare lì.

6. Quali sono le influenze musicali più importanti della band?

Buona domanda! All’epoca stavo ascoltando molti Björk, Anohni, Terry Riley, Lou Reed, Bon Iver, William Byrd e Benjamin Britten. Puoi andare?

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