I nuovi Fear Factory tornano in Italia!

Duemilaventitrè, l’anno dei cambiamenti per i Fear Factory! Prima alla voce con l’italiano Milo Silvestro (una storia quasi alla “Rocky” la sua) a prendere il posto dello storico Burton C. Bell a febbraio e poi alla batteria dove Pete Webber, a maggio, ha preso il posto di Mike Heller.

 

Dino Cazares, fondatore e ultimo sopravvissuto della band originaria, ritorna quindi in Italia per presentare il suo decimo album (Aggression Continuum) a 2 anni di distanza dalla sua uscita, anche se circa la  metà della scaletta sarà composta da grandi classici degli intramontabili “Demanufacture” e “Obsolete“.

 

Diverse cose sono cambiate e stanno ancora cambiando! Elettronica, remix, “re-industrializzazioni” stanno prendendo sempre più piede nei lavori della band ed è per questo che, a distanza di anni dall’ultima apparizione in Italia e con ben 2 cambi nella formazione nell’ultimo periodo, l’interesse e soprattutto la curiosità per come si siano evolute le esibizioni live erano decisamente alte. 

 

Sul palco per primi salgono gli inglesi Ghosts Of Atlantis davanti, purtroppo, ad ancora troppe poche persone. La band però non si scompone e la sua esibizione è davvero di buon livello sia scenico che compositivo.

 

Successivamente è il turno della prog band ucraina Ignea, anche loro apprezzati dal pubblico, e infine le Butcher Babies di Heidi Shepherd e Carla Harvey. Purtroppo quest’ultima non parteciperà al tour europeo a causa di un problema all’occhio che ha necessitato di un intervento chirurgico. A Heidi, quindi, l’onere di interpretare tutta la performance vocale della Band!! E dobbiamo dire che, nel ruolo di unica front, non ha tentennato nemmeno un secondo raggiungendo addirittura la gente sottopalco inserendosi nel vortice del circle pit. Pubblico in delirio e sempre più numeroso pronto per acclamare gli headliners della serata.

 

Shoooock!!! La partenza è folgorante, Milo viene acclamato dalla folla (presenti anche i membri della sua ex band prima del grande salto direttamente da Roma) che non aspettava altro di vedere dal vivo la nuova formazione e soprattutto l’italiano alla voce!

 

Le attese sono state ripagate! Suoni pazzeschi, una precisione chirurgica, un muro sonoro e un cantato all’altezza sia nelle parti melodiche che in quelle growl. Milo non fa rimpiangere per niente Burton e la cosa è di un’evidenza lampante.

 

Sentire una band americana incitare il pubblico in italiano è decisamente strano e ci tiene a farlo presente Milo, ma è quel quid in più che rende ogni richiesta di circle pit e di “casino” quasi un ordine!

 

Via senza un attimo di pausa fino alla fine, quando dopo la presentazione di tutta la band ed un ringraziamento “particolare” a Cazares per aver dato vita a tutto quello che è successo dopo “Soul of a new machine”, partono le ultime clamorose Demanufacture, Zero Signal, Replica e Resurrection, con dedica a sé stesso, a quel Milo che ce l’ha fatta!

 

Setlist:

Shock

Edgecrusher

Recharger

Dielectric

Disruptor

Powershifter

Freedom or Fire

Descent

Linchpin

What Will Become?

Slave labour (first time since 2006)

Archetype

Martyr

Demanufacture

Zero Signal

Replica

Resurrection

 

Ringraziamo Jacopo Casati di Vertigo, e il Santeria Toscana di Milano per il gradito invito.

 

Articolo e selezione foto della serata a cura di Luca Iacono

 

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