Il racconto e qualche foto di Cosmo Sheldrake al Serraglio lo scorso 10 maggio

Cosmo Sheldrake è un ragazzo pieno di vitalità e senso musicale. Arriva a Milano nel bel mezzo del suo tour italiano che lo ha portato anche a Roma e a Bologna, per farci conoscere le virtù sonore di questo artista poliedrico e pieno di vita.

27 anni e un padre che lo ha allevato con dischi multicolori e la psichedelia britannica, Cosmo Sheldrake si muove in perfetta solitudine in un tour che lo vede presentare l’ultimo lavoro “The Much Much How How & I“, uscito lo scorso aprile e già un piccolo miracolo nel circuito alternative londinese. Il Serraglio di Milano lo accoglie così incuriosito e sornione, cercando nelle aggraziate note del performer britannico quella calma e quella sobrietà da trovare alla fine della quotidianeià caotica della metropoli.

Sul palco, al centro e seminascosto dalle poche luci, Cosmo Sheldrake si misura con la sua world music elettronica che produce con laptop e keyboards, con la sua eleganza e simpatia che lo porta a farsi amare da un pubblico che piano piano si alza dalle sue comode sedute per iniziare a danzare.

Voci e campionamenti lo accompagnano, accanto a brevi spiegazioni della sua ricerca sonora, figlia di viaggi per le campagne orientali e della volontà di farsi scoprire col suo ventaglio di proposte etno-folk, che decide di portare in giro per l’Europa con la solarità e il sorriso di un cantante volenteroso e sempre alla ricerac della nota migliore.

Cosmo Sheldrake suona così portando dietro i presenti con la maecia Come Along, prima di mostrarci i suoi disegni muiscali di estrazione bucolico barocca (Wriggle o Pilocene ne sono esempi calzanti) e la sua capacità di fare del field recording mischiato alla sua voce baritonale un nuovo genere musicale.

 Nel suo set  milanese, dietro la mano di liriche che amano ricordare il collega Devendra Banhart, c’è tutto la passione per la musica e le sue digressioni, con Cosmo Sheldrake che mischia pratiche r’n’b e efeftti alla Chinese man, suonando come se con lui ci fossero sul paco molti altri artisti a rappresentare la sua arte.

Viaggi sponori e amore senza freni per una forma musicale moderna e ancestrale allo stesso tempo, suonata sempre con passione e animo tibetano, pronto a ringraziarci per aver presenziato al suo spettacolo e alla sua predicazione laica. Di Cosmo Sheldrake c’è n’è solo uno.

Grazie a Sherpa Live e BPM Concerti per la disponibilità.

Andrea Alesse

 

 

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