2.12.17: Casino Royale di nuovo in trasmissione

Re:Found. Ri:trovarsi. Re:inventarsi. Sopra e sotto un palco.
Sopra e sotto il palco. È infatti tanta l’attesa per il ritorno live di Casino Royale che, in concomitanza della re-issue dopo vent’anni di CRX in edizione hyper deluxe, tornano a calcare un palco dopo un’assenza di 5 anni. L’occasione è appunto il Jazz Re:found, festival che festeggia a Torino i suoi 10 anni d’attività e che è sempre stato proiettato a proporre un programma sinonimo di alta qualità. Non si tratta però né di una reunion né di un tributo a quel CRX che nel ‘97 sconvolse pubblico e critica ma di una data bene augurante per celebrare un nuovo capitolo della storia di Casino Royale. Ogni stop è solo un altro start. Un nuovo start.
Sono in tantissimi quindi al Supermarket di via Madonna di Campagna a Torino e l’atmosfera rilassata che in apertura Chassol ha creato con il suo tappeto sonoro perde vertiginosamente sospensione non appena i richiami dell’intro di CRX squarciano un equilibrio carico di attesa, nostalgia ma soprattutto di prospettiva. Casino Royale Enterprise. Ci siamo? Andiamo!

La sirena criptata di CRX è un allarme intimo che finalmente grida di nuovo e dà il via ad uno show potente che snodandosi tra la tensione emotiva iniziale e la magia di un repertorio di super classici rivisitati ha convinto tutti. Cassa dritta, bassi spinti e funk bianco a fare da sfondo a pezzi storici che però in questa veste cambiano forma e sostanza e ci proiettano verso un futuro che vede la band pronta e consapevole nonostante una destinazione come sempre ignota. I due inediti presentati sono infatti bagliori profondi di un’approccio alla scrittura che Alioscia ha riscoperto con piacere e che delineano una strada che i Casino Royale e la sua famiglia sanno poter essere di nuovo tortuosa ed incostante ma comunque tracciata, sorprendente e come sempre accattivante. 
CRX è come sempre shoccante e ci si perde nel Supermarket anche perchè poi “Fermi alla velocità della luce” – il primo dei due inediti presentati dalla band stasera – fa sterzare bruscamente verso un possibile auspicato ma – così – concretamente reale e delineato. Vivi si conferma capolavoro e vede Patrick a ricamare su un saluto ai silenzi di un passato quasi presente. La doppietta MDS e IMSK sono la riproposta di un ritorno parziale che già c’era stato ma Ora la consapevolezza sotto un Cielo 2.0 è totale e necessaria per tornare o andare “Oltre” le distanze. L’ipnosi sopra e sotto il palco è totale. Attenzione ai dettagli per una band “nuova” che ripercorre un percorso “live” noto ma che è come sempre destabilizzante, nonostante l’imperiosa ed impetuosa carriera trentennale. Là sopra qualcuno ti ama è un deep groove che spinge, smuove e coinvolge passo dopo passo. Si allenta la tensione, c’è simbiosi tra palco e famiglia royale. Ci si scruta determinati “like looking in the mirror” verso un “The future” che ci ricorda che ogni stop è solo un altro start. Perchè questa è la “nostra” nuova storia e questo è un altro giorno. Ma è solo un altro giorno e quindi come sempre gridiamo “pronti al peggio”! E la Torino – stasera – principessa della paranoia cerca e trova dai Casino Royale le risposte in qualche cosa di diverso e ancora di nuovo che “Ogni singolo giorno” illumina di energia stellare. L’atmosfera è magica. Il dado è tratto, il sasso è lanciato. Non ci si guarda più alle spalle. La version ragga/dub di Royale Sound fa decollare band e pubblico che si fondono in una ulteriore nuova e trascinante veste di “Sempre più vicino” che è figlia di un lievito madre che tutti i presenti conservano e curano segretamente. Contatto avvenuto. Muoversi! Ma alla fine è la conclusiva “Ho combattuto” a svelarci definitivamente qualcosa di nuovo ed inaspettato, una scrittura già da C.R. super classic che resetta la fatica e l’attesa di questi anni. Un manifesto “programmatico” che indica una nuova via ed una nuova dimensione per una band che ha significato tantissimo e continuerà a farlo ancora per l’universo della musica italiana.

Bentornati Casino RoyaleNon si vede l’alba se si guarda ad ovest.

Si ringrazia Angela Candreva (JZ:RF Comunicazione e Marketing) per il graditissimo invito

Foto Markus Sotto Corona/Testo Andrea Cerioli

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