Tutti Fenomeni, sold out le due date a Roma

Due date sold out per Tutti Fenomeni a Roma, in una location come quella di Largo che tutto sommato è un po’ di casa per Giorgio Quarzo Guarascio, giovane artista romano.

O per lo meno un locale in una zona che l’indie l’ha vista nascere soprattutto per opera di Niccolò Contessa, produttore proprio dei dischi di Tutti Fenomeni, che nel 2010, tra le sue produzioni con I Cani e le produzioni per altri, ribalta la scena musicale italiana che in quel periodo vedeva pochissime idee e quasi tutte uscenti da talent show per un pop oramai da svecchiare.

E proprio dalle produzioni per altri che esce dal coro Tutti Fenomeni, prima legato al mondo Soundcloud e poi sviluppato in un nuovo cantautorato.

Ieri sera un pubblico per lo più trentenne ha cantato e ballato al suono di una scaletta che ha visto molte delle sue realizzazioni: Privilegio raro, Mr Arduino, Faccia tosta, Filosofia, A Roma va così, Non porto più la pena, Vitaccia, Infinite (Bellamorte), Metabolismo, Diabolik, Cantanti, Qualcuno che si esplode, Porco, Addio, Marcel, Antidoto alla morte, Parlami di Dio, Il grande Modugno e Valori aggiunti. 

 

Dalla cartella stampa:

L’enfant prodige della nuova musica italiana è pronto a tornare a suonare dal vivo.

Il 12 gennaio 2023 da Torino parte Antidoto Alla Morte, il primo vero tour di Tutti Fenomeni nei migliori club italiani, i luoghi per eccellenza dove la sua musica trova la dimensione più naturale. Un tour a lungo rimandato a causa della pandemia che sarà finalmente l’occasione per ascoltare live le canzoni di Privilegio raro, il secondo disco uscito a maggio per 42 Records/Epic Records Italy, insieme a quelle di Merce Funebre, il suo album d’esordio.

Dopo Torino l’Antidoto alla morte tour arriverà il 13 gennaio a Roncade (Tv) al New Age Club, il 14 gennaio a Bologna alLink, il 20 gennaio Livorno al The Cage Theatre, il 21 gennaio a Brescia alla Latteria Molloy, il 26 gennaio a Napoli al Duel Beat, il 28 gennaio a Catania ai Mercati Generali, il 3 febbraio Perugia all’Urban club, il 15 febbraio a Milano ai Magazzini Generali, il 24 febbraio a Roma al Largo Venue, altre date saranno annunciate nelle prossime settimane.

Prodotto come sempre da Niccolò Contessa, Privilegio raro scombina ancora una volta le carte in tavola. Un album che non somiglia a niente, in cui Tutti Fenomeni riesce a creare uno stile nuovo, frullando insieme tutto, attingendo dai mondi sonori più disparati destrutturandoli, decontestualizzandoli e portandoli in un altro universo: il suo.

Una ricetta che se risulta vincente in musica lo è ancora di più nei testi, dove si riafferma un gusto brillante per il sarcasmo, la citazione e i calembour che li rende così spiazzanti da risultare geniali.

E se in apparenza possono sembrare non sense, in realtà sono tutto l’opposto: Tutti Fenomeni usa l’artificio letterario per scavare a fondo, per dire cose scomode.

Un’irriverenza ereditata dalla trap che contrasta con le citazioni colte di cui pullulano le sue canzoni, frutto della sua curiosità e dei suoi tanti interessi.

Privilegio raro è un album ancora più personale del precedente, dal quale musicalmente si distacca, forgiando un sound scuro e in parte aggressivo, ma di un’aggressività che si traduce in una scelta sonora inedita, in cui si mescola passato e futuro, alto e basso, classico e moderno, nuovo e vecchio, in un deragliamento continuo che però riesce sempre a trovare una propria fortissima coerenza.

Già dall’uscita della title track, brano – manifesto accompagnato da un bellissimo video diretto da Luca Lumaca (https://www.youtube.com/watch?v=B1qQX3v_rtU), Tutti Fenomeni aveva anticipato la magia che sarebbe stata il disco. Una magia confermata anche dall’ultimo video di “A Roma va così”, per la regia di Tommaso Arnaldi e Andrea Carbonaro, un omaggio al cinema italiano del ‘900 e al modo in cui i grandi capolavori del cinema hanno raccontato la Capitale: (https://www.youtube.com/watch?v=k0sPAZBzLPs)

Come un alchimista un po’ folle, Tutti Fenomeni si costruisce in laboratorio il suo mondo musicale, che non è indie, non è rap, non è pop: è tutto e tutto il suo contrario. Unico. Inclassificabile. Imprevedibile.

 

I nostri ringraziamenti a Fabiola Lavecchia di DNA Concerti, Nina Selvini (Astarte Agency), Giulia Di Giovanni (GDG Press), Largo e 42 Records.

Le fotografie della serata sono di Giulio Paravani.

 

 

 

 

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