La potenza rock dei Truckfighters fa vibrare il Freakout di Bologna

I posti come il Tunnel di Milano o il Freakout di Bologna, sono quei posti molto garage rock, dove fa caldo dal primo gennaio al 31 dicembre, ma che incarnano alla perfezione il senso di rock allo stato puro.

Dopo la scoppiettante esibizione dei connazionali Royal Republic di sabato scorso, al vicino Zona Roveri, ecco una delle rock band migliori  come dichiarato da Josh Homme, i Truckfighters. A distanza di circa due anno tornano nel locale bolognese e questa volta insieme al loro infinito merchandise, sono accompagnati da due altre grandi band: We Hunt Buffalo e i Witchrider.

Gli austriaci Witchrider hanno il duro compito di aprire la serata, con il locale praticamente ancora vuoto. Il loro rock è molto simile a quello dei Truckfighters, ovvero riff semplici, tante distorsioni e ritmi incessanti.
I We Hunt Buffalo vengono dal Canada e si vede che sono molto più a loro agio sul palco rispetto ai giovani austriaci. Il loro sound dei tre ragazzi è molto più hard rock con riff di chitarra imponenti che si mescolano perfettamente con la voce in stile southern Rock del cantante Ryan Forsythe.

Il Freakout si piano piano riempito, le pareti sono pronte a tremare perchè stanno salendo sul palco Ozo (Oskar Cedermalm) al basso- voce, Dango (Niklas Källgren) alla chitarra e il nuovo membro El Danno (Daniel Israelsson) alla batteria. Quando Dango parte con l’intro di Mind Contron del loro penultimo disco Universe il locale bolognese esplode letteralmente.
Brani come Desert Cruise sono dei pugni allo stomaco fatti di riff semplici con la la voce melodica di Ozo che accompagna queste lunghe jam session incredibili.
I brani del nuovo disco V arrivano con Hawkshaw o The Contract, che come sul disco anche dal vivo sono incredibili.
Il pubblico apprezza queste variazioni e nonostante sia uscito da poche settimane sanno già i brani a memoria.
si vedono stage diving, mosh pit e Dango che va a suonare nel pit per cercare di coinvolgere di più il pubblico.
Dopo un’ora, che in un concerto dei Truckfighters equivale a due, si conclude questa seconda e ultima data della band svedese con uno dei loro brani più conosciuti ovvero Kickdown.
Capisci che è stato un grande concerto quando lo stand del merch viene preso di mira da tutti i presenti, perché non si può tornare a casa senza neanche una spilla della band di Dango e Ozo.

Testo e foto di Carlo Vergani

Witchrider

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Truckfighters

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