I suoni dark dei The Horrors di scena al locomotiv di Bologna

A tre anni di distanza dall’acclamato album del 2014 Luminous, i The Horrors fanno ritorno sulla scena musicale con V, il loro quinto, uscito il 22 Settembre .

Il disco, prodotto da Paul Epworth – già noto per le sue importanti collaborazioni con artisti del calibro di FKA Twigs, Lorde, Rihanna, Adele, London Grammar, Florence and the Machine, Coldplay, U2 e Paul McCartney – è stato anticipato da “Machine”, un singolo dall’andamento ossessivo, dark e industrial che mostra la band pronta a tornare sulla scena con rinnovata energia.

V rappresenta una sorta di svolta della band e sono qui al Locomotiv di Bologna per testare i nuovi brani in versione live.

Ad aprire il concerto ci sono i Mueran humanos. Duo argentino, ma berlinesi di adozione sono Carmen Burguess (vocals, drum machines, synths) e Tomas Nochteff (vocals, bass, drum machines). La loro musica è fatta prevalentemente di campionamenti e distorsioni. Le parti vocali sono quasi assenti e sembrano essere uguali una all’altra senza mai una variazione sostanziale.

L’influenza del sound della capitale tedesca è forte, ma sicuramente si discosta dal glam punk dei the Horrors.
Il gruppo capitanato da Faris Rotter sale sul palco quando il locale bolognese si sta riempiendo. Partono subito con i brani di V come Hologram e Machine per far capire al pubblico il motivo per cui sono venuti nel nostro paese. Il loro suono dark si mischia con il punk e le tipiche sonorità anni 80′. In tutti questi anni in gruppo britannico ha continuato a crescere in modo esponenziale come la loro musica.
Se V ha dei suoni prettamente dark i brani più datati si fanno più sul noise rock che stringe la mano al punk. Grazie al tour che hanno fatto con Depeche mode, sono riusciti a farsi apprezzare da molta più gente che probabilmente vede il loro gli eredi della band di Dave Gahan. Proprio mentre il suono si fa più aggressivo e meno cupo il concerto giunge al termine.
I due encore sono estratti dal loro ultimo disco V Ghost e Something to Remember Me By, che rappresentano la fine di un concerto forse durato forse troppo poco che però ha fatto venire alla luce tutto il talento della band di Faris Rotter.

SETLIST:
Hologram
Machine
Who Can Say
In and Out of Sight
Mirror’s Image
Sea Within A Sea
Weighed Down
Press Enter to Exit
Endless Blue
Still Life
Encore:
Ghost
Something to Remember Me By

Un ringraziamento particolare a Comcerto per il gentile invito

Foto e testo di Carlo Vergani

The Horrors

no images were found

Mueran humanos

no images were found

POSSONO INTERESSARTI...