La scalata al successo di Naska degli ultimi anni lo ha portato ad incendiare l’Unipol Forum ieri sera, ecco i migliori momenti del concerto
Diego Caterbetti, classe 97, in arte Naska, qualche anno fa non avrebbe mai immaginato che sarebbe arrivato ad esibirsi al Forum, ma invece è successo e se ne è reso conto all’improvviso ieri sera quando, guardando il pubblico, si è commosso, sentendosi finalmente dove aveva sempre sognato di arrivare.
Se da un lato non sono mancate le polemiche relative al suo outfit iniziale – a nostro parere perfettamente in linea con il suo stile e con il tema dell’album – dall’altro, chiunque segua Naska da anni, ieri sera non ha potuto evitare di sentirsi come un amico orgoglioso, che vede finalmente Diego realizzarsi, commuoversi sul palco e godersi il successo che incontestabilmente, dopo anni di sacrifici e impegno, si è guadagnato.
Naska ha la capacità di farti scatenare alzando il dito medio sulle note di Vaffanculo per sempre e poi infilarti una mano nel petto e stritolarti il cuore con canzoni come Wando, Piccolo e Non me lo merito.
I suoi testi raccontano di vite senza una direzione precisa, dal futuro incentro e offuscato, caratterizzate dal timore di non essere abbastanza e da relazioni spesso tossiche, a cui ci si ostina a rimanere aggrappati.
I suoi brani risuonano come degli “scusa ma sono fatto così, salvati da me e vai via” ma la verità – di cui forse proprio ieri sera anche lui si è reso conto – è che è la sua musica ad aver salvato e fatto stare meglio migliaia di persone in questi anni. Persone che non si sentivano accettate e comprese, a cui Naska ha saputo tendere una mano e dire: “Non temere, sono come te.”
Il percorso di Naska e i migliori momenti della serata al Forum
Tra lacrime di commozione, ambientazione circense, pogo e una montagna russa di emozioni, ieri sera Naska ha portato a casa la sua prima data al Forum e annunciato una serie di date in giro per l’Italia in cui il suo Freak Show potrà proseguire in versione Unplugged.
Ma questo articolo non vuole essere solo un omaggio al suo concerto di ieri, in cui Naska ha dimostrato di possedere tutte le carte in regola per calcare quel palco e un miglioramento netto a livello vocale, ma un omaggio alla sua carriera che forse farà comparire un sorriso malinconico a chi il 20 gennaio 2023 era seduto per terra al BASE insieme a pochi altri, ad ascoltare Diego cantare le sue canzoni in acustica.
Naska debutta al BASE Milano con l’album Rebel
La prima esibizione della fase punk di Naska a Milano risale al 2023, quando al BASE ci ha accolti in una stanza con un piccolo palco, un paio di musicisti e si è esibito live con i brani più belli dell’album “Rebel” uscito nel 2022, come O mi uccidi, Polly, Sette su sette.
Guardando la piccola platea, camminando tra le persone sedute a terra e abbracciando chi ascoltando le sue canzoni pensava a quella relazione finita male, Naska non poteva sapere che nell’arco di un anno sarebbe arrivato ad esibirsi sul palco del Forum. E invece ci è riuscito.
Naska esce dalla sua “stanza” a fa sold out al Fabrique
Il 30 novembre 2023 Naska raggiunge un traguardo importante: riesce a fare sold out al Fabrique, dando vita a una performance che manda i fan in visibilio, specialmente quando intona Baby One More Time vestito da Britney Spears o quando fa salire i Finley sul palco a dargli manforte.
In questa data, ripropone dei suoi pezzi cult ma ci regala live molti brani tratti dal suo nuovo album “La mia stanza” commuovendo il pubblico con una versione struggling di Wando, dedicata proprio a suo papà. E, per la prima volta, Naska passa letteralmente dall’esibirsi in una stanza al riempire tutto il Fabrique.
L’unica data al Forum: facciamo tutti parte del Freak Show!
Il The Freak Show di ieri sera è stato sicuramente un momento importante per la carriera di Naska, che è riuscito a riempire il palazzetto con un pubblico eterogeneo, intrattenendo i presenti con spettacoli da circo, e siparietti decisamente in stile Naska. Come, ad esempio, la finta proposta di matrimonio che si è conclusa con la fuga della fidanzata dal palco dopo aver sbattuto in faccia un secco “no” al povero compagno. L’assist perfetto per poi cominciare a cantare Spezzami il cuore.
La serata è proseguita con Rebel, che il cantante ha dedicato alla sorella con affetto, e Wando, brano scritto durante gli anni di malattia di suo padre. Ma la scaletta è stata studiata per bene e per ogni momento triste e toccante, il pubblico ha potuto godersene altrettanti di energia, pogo e divertimento. Perché gli album di Naska si sa, hanno sempre questa doppia personalità, così come le sue live… così come lui.
Gli ospiti sul palco sono stati gli amati Finley e i La Sad, due band che hanno sempre sostenuto il percorso di Naska e la sua musica e che sono state accolte con clamore dal pubblico.
Naska non ha paura di mettersi a nudo
Con ironia, spontaneità, una penna genuina e senza la minima paura di mettersi a nudo – letteralmente – Naska ci ricorda che possiamo avere voglia di divertirci, stare in mezzo agli altri e goderci ogni serata, ma non dobbiamo vergognarci quando non abbiamo la forza di uscire dalla nostra stanza, quando rimaniamo incastrati in relazioni senza futuro, quando di noi sembra non importare a nessuno o quando un attacco di panico ci fa sentire piccoli, perché capita anche a lui.
Ma, nonostante questo, il suo sogno è riuscito a realizzarlo: ha iniziato a crederci nel 2014, lo ha fatto passando al pop punk nel 2020 e ha trovato finalmente la sua strada, che lo ha portato ad esibirsi di fronte a circa 10.000 persone ieri sera.
Forse il segreto è proprio questo: non avere paura di sentirsi piccoli, accettare di esserlo ogni tanto, perché è proprio mettendosi in discussione, temendo di non essere all’altezza, che si trova la forza di crederci di più. È sentendosi piccoli ma dimostrandosi grandi che si raggiungono i propri obiettivi.
La vita è un enorme Freak Show, tutti noi ne facciamo parte e interpretiamo personaggi ogni giorno senza rendercene conto. Forse non possiamo scendere dal palco e interrompere lo spettacolo, ma possiamo imparare a godercelo un po’ come fa Naska.
Un ringraziamento speciale a Stefano Di Mario di MNcomm , Vivo Concerti e Wordsforyou
Live Report a cura di Alessia Barra
Foto copertina di repertorio a cura di Stefanino Benni