SKAOSSS, la recensione di “Ci trovi sulla Playa”

SKAOSSS

 CI TROVI SULLA PLAYA

 

L’album d’esordio del quintetto cagliaritano Skaosss si compone di due anime ben distinte ma che convivono alla grande in “Ci trovi sulla Playa”.

Ispirandosi allo ska surf californiano gli isolani, come anche il titolo suggerisce, piazzano in apertura di disco pezzi leggeri, scanzonati, che portano subito la mente alle meravigliose feste delle spiagge sarde. “Bionda”, primo singolo e videoclip, rappresenta perfettamente questo sentimento e si erge a inno della spensieratezza estiva: qualche sigaretta “corretta”, qualche Ichnusa e scattano i vari colpi di fulmini della bella stagione.

L’altra anima è quella più punk, che emerge da metà disco in poi, con pezzi come “Andar via”, “Paese dei Balocchi” e “Quelli Dellarai”, dove la coscienza politica degli Skaosss esplode con una critica feroce e schietta a vari aspetti del nostro Paese.

Si comincia col Ministro che non lavora (ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente voluto) e, passando per un “andate affanculo che qui non c’è futuro” di sexpistoliana memoria e la voglia di scappare da dove spesso non è riconosciuta dignità al proprio lavoro, si giunge ad un caloroso invito al “servizio pubblico” televisivo: basta produrre merda coi soldi presi dalle nostre bollette.

Insomma, un disco perfetto per la stagione in corso, da ascoltare con una birretta sotto l’ombrellone, ma senza mai abbassare la guardia di fronte alle tante ingiustizie che purtroppo caratterizzano questo periodo storico.     

 

D.C.

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