Simone Lombardi, la recensione di 7words

Simone Lombardi

7words

Panarecords

 

Simone Lombardi è compositore di colonne sonore e sound designer, Simone Lombardi sceglie la via della composizione e della metrica “adulta”, cercando dei livelli sonori che sono il contorno alla nostra esistenza.

Pianoforte, inserti elettronici, materia delicata, che prende piede in 7words. Sette tracce, sette anni di vitam e sette parole, brevi e intense, come la vita stessa, per l’appunto. Così, in una cornice neoclassica, dietro ietro una voce fuori campo della prima traccia (Hope), c’è subito l’eleganza di un autore preciso che compone musica intellettuale, inserendosi nel giro di autori come Federico Albanese.

Ispirazioni di tenera pioggia musicale al pianoforte in una composizione classica (sentite Mind), ma anche un bisbigliare di candide spoken word femminili (Lips su tutte), per assaporare la leggerezza di una composizione che richiama il maestro Einaudi e si cimenta con viaggi new age e spiritualità sperimentale.

Simone Lombardi segue così composizioni lente e celebrali, in linea con un paradigma musicale complesso e distensivo. Un programma che con la finale poesia di Home ci riporta davvero a casa, come in un film orientale in cui la condizione umana il linguaggio e non il fine.

 

 

 

Andrea Alesse

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