I Rise Against chiudono il BayFest 2017

Questa edizione dei Bayfest si chiude con delle performance incredibili.
Fin dal pomeriggio il livello è stato molto alto con molti ragazzi che fin dall’apertura hanno occupato subito il posti nei pressi della transenna. Come gli altri due giorni i primi gruppi che devono scaldare l’atmosfera sono italiani.

I LineOut cominciano subito con una grande performance con primi circle pit con polverone annesso.
Le cattive abitudini, ex Peter Punk per intenderci, fanno ancora meglio con il loro punk rock fatto di spensieratezza e aggressività. Negli ultimi anni molti gruppi punk rock sono tornati dopo molti anni di inattività.
Parlato ieri degli Shandon, oggi tocca ai Vanilla Sky. Il gruppo di Roma è tornato con più o meno la lune-up originale e cerca di tornare ai fasti dei primi anni 2000, quando erano sulla cresta dell’onda.
L’aver firmato per una major e con svariate cover rivedibili si sono persi, ma se riescono a tornare al sound del primo disco, sicuramente sarà una cosa positiva per loro, ma anche per chi come il sottoscritto non ha mai smesso di seguirli. La loro performance nonostante svariati problemi tecnici è positiva visto che come cover hanno fatto solo un brano di Lady Gaga chiudendo con la famosissima Break out.

Gli Ignite con il punk rock, danno la prima spallata ad una serata che si presenta molto intensa. La loro performance è proprio una bomba esplosiva dove non si vedono pause fino alla fine del loro show.

Forse la band più attesa dopo gli headliners, sono gli Anti Flag. Le attese non sono state vane.
Lo show degli anti flag sono pura energia diretti e taglienti come sempre da vent’anni sempre sulla cresta dell’onda. Possono piacere o meno, ma dal vivo sono uno spettacolo per gli occhi, coinvolgenti e aggressivi come poche band della scena punk rock.
Finiscono lo show completamente tra il pubblico portandosi dietro anche la batteria.

I Face to Face sono la storia del Punk rock made in California. Il loro ultimo disco è del 2016, sempre a sfornare nuovi brani da oltre vent’anni. Si formano nei primi anni ’90 con Trever Keith alla voce e chitarra, Rob Kurth alla batteria e Matt Riddle al basso. Dopo una pausa sono tornati nel 2008 e da quell’anno non si sono mai fermati.
Dal vivo sono la perfezione. Brani come Disconnected rappresentano la quinta essenza del punk rock.

I Rise Against si presentano con schermi a led e luci impressionanti. Tim rispetto all’ultima volta che lo vidi a Bologna è in forma perfetta. Il gruppo parte alla grande  con alcuni dei brani più veloci e dinamici per scaldare il pubblico tra i quali Satellite, Survive e una Re-Education che il pubblico canta a squarciagola il tutto accompagnato da diversi circle pit.
Sempre più potenti suonano per circa un’ora e un quarto senza pause fino ad arrivare a Ready to Fall, dove si arriva all’apice dello show. Si fermano per circa 5 minuti e successivamente ci regalano Swing life away in acustico.
Conclusa questa parentesi più delicata, la band si ripresenta al completo sul palco e ci regala una versione di Savior, davvero potente. 

Questa edizione del bayfest si chiude anche quest’anno con sullo sfondo i fuochi d’artificio del Ferragosto romagnolo.
Questo appuntamento ora mai sta diventando una bellissima abitudine e ogni anno è sempre più completa sia nella line-up che in tutto il suo contorno fatto di prodotti timici e non solo.

Un ringraziamento particolare a LP rock events per il gentile invito.

Foto e Testo di Carlo Vergani

Rise Against

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Face to face 

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Anti flag

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Ignite

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Vanilla Sky

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Cative Abitudini

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LineOut

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