Rick Wakeman a Roma ha concluso ieri sera le date italiane del suo tour di addio, il “The final one-man piano show”, una serie di concerti dedicati all’abbandono dei palchi dopo una lunghissima carriera che lo ha visto protagonista con gli Yes del mondo prog, una classificazione che l’artista britannico ha sempre un po’ criticato ma che nell’ordine degli stili musicali lo ha visto tra i pionieri e artefice del loro successo.
Molti, oltre che membro degli Yes, lo ricordano per la partecipazione alla registrazione di una delle canzoni più ascoltate al mondo, Space Oddity di David Bowie, con il quale strinse poi una amicizia duratura ma che non sfociò nell’entrata nella band di Bowie a causa della scelta di Wakeman di unirsi agli Yes.
Tastierista di indubbia capacità si è mostrato ieri sera in solitaria con il suo pianoforte Steinway, ma possiamo ben dire che il panorama delle tastiere che lo hanno visto protagonista in più di cinquanta anni di carriera spazia tra tutti i nomi più grandi di questa categoria di strumenti, dal mitico Mellotron M400, all’ Hammond C3 e al Korg MS2000R solo per citarne alcuni.
The Front Row ringrazia Giorgio Enea Sironi di Musica per Roma e Giulio Paravani per le fotografie.
