The Irresistible New cult of selenium, un viaggio dentro i John Malkovitch!

John Malkovitch!

The Irresistible New cult of selenium

I Dischi del Minollo

 

I John Malkovitch! Sono un gruppo di quattro ragazzi innamorati dei Mogwai prima maniera e della tradizione della musica da atmosfera rock. Il loro intercalare musicale  non lascia scampo alle loro passioni e ai loro ascolti, tali da rendere il loro nuovo album, “The Irresistible New cult of selenium”, un esempio di lungimiranza e espressione. Quattro tracce e 47 minuti di musica, per una media di poco più di 12 minuti a brano, tra coralità e sbalzi sonori che si misurano con un viaggio di a/r dentro l’ascolto.

I John Malkovitch! sanno così perdersi e ritrovarsi, tra sonorità post rock e bordate di assoluto spessore emotivo, in mezzo all’acidità che chiude Darker underneath the surface e alla perizia del basso trainante di Twice in a moment, once in a lifetime. Nessuna velleità educativo- musicale e nessun messaggio da lanciare, ma solo autenticità in musica strumentale, tra vortici e andirivieni che ricordano chiaramente quel capolavoro dal nome Live fast, die young, disco che che ha cambiato la vita a molti, John Malkovitch! compresi.

Un viaggio è sempre pieno di pericolosità, e così i nostri si lanciano in un sound che traghetta anche dentro gli abissi, per sputare spesso fuori la rabbia e la compressione delle emozioni. Chitarre taglienti accanto a landscape sonori di tipo nordico, per una buona presa generale e una cura totale del risultato sonoro.

Molto interessanti appaiono le vibrazioni che si trovano nel mezzo di Zenit, terza traccia che esplode al minuto 6 e 44 secondi, come in un posto sonoro abitato dai Neurosis, sempre e solamente strumentale. Le quattro tracce sembrano comunque un unicum esplorativo capaci di legare insieme tutti e quattro le composizioni, con Nadir che fa da epilogo più nervoso e oscuro (Unsane?), per una colona sonora da viaggio verso l’ignoto.

Andrea Alesse

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