Riah
AUTUMNALIA
Diversi musicisti che decidono di suonare insieme in diverse tappe, dal lontano 2015 sino ad oggi. Prove e determinazione in quel di Bologna, sino all’interesse di un etichetta americana, la Fluttery Records.
Ed oggi, 26 novembre, esce il loro primo disco, Autumnalia.
Eccoli, i Riah, 4 ragazzi più una visual artist che danno fuoco a prestazioni di altissima intensità post rock, con ritmi calibrati in pura tempistica math. Mettici una furia metal che si portano in dote, ed ecco il loro bel concetto di musica che si mette in atto. Essere autunnali come stile di vita, mentre la smania di esistere si prende gioco di noi e del nostro tempo. Musica densa di saliscendi del nel concetto sonoro del gruppo bolognese, con le chitarre decise e i tempi che diventano gloriosamente lunghi. Una liturgia strumentale per palati fini, ovvero una delle migliori uscite attuali insieme ai Winter Dust, sull’onda di una scena che all’estero è ahimè molto piu seguita.
Ma fa niente, se hai con te la forza espressiva dei Riah, baluardo d’integrità che inizia col landscape post rock di una traccia dal titolo evocativo, Melancolia, e continua con l’approccio a tinte forti di Dustin.
Furiosi a modo loro, quando vogliono, i Riah sono tecnicamente molto validi, e hanno ottimizzato al meglio una coralità che si lega ad ascolti stile Russia Circles.
Trae cinque tracce, spicca poi la lucida follia di Luce, in cui i regaz appaiono ancor piu concentrati, con un bel video tutto da vedere sul tubo. Chiude il penta programma dei Riah la suggestione di Taedium, canzone che farà felici non solo gli amanti di Slint e simili.
Detto questo, visto che oltre oceano si sono accorti di loro, perché non farlo anche qui da noi?
Andrea Alesse