Pollio alla Salumeria della Musica, il tour è finito ma le emozioni no

Dagli Io?Drama a Pollio c’è un bel respiro e una lunga camminata nella musica contemporanea italiana. Lo comprendo ancora di più quando alla Salumeria della Musica mi imbatto nel live post tour dell’artista italiano, dal nome eloquente, Fabrizio Pollio e dal passato rovente, frontman dei citati Io?Drama. l’occasione è quella di un bagno di folla che colpisce per intimità e vicinanza umorale tra Pollio e il pubblico, intrattenuto dalla vena del cantautore Qualunque, titolare di pezzi inediti e di musica da gioie e dolori post sbronza. Una classe da costruire e un talento da far conoscere, prima che le orecchie si stringano intorno allo spoken word e alla magia delle traiettorie di Humus, album che Maciste Dischi ha licenziato per Pollio e che viene messo in luce proprio nella tappa alla rovente Salumeria della Musica. Molto feeling con i musicisti che lo hanno accompagnato e molti chilometri di parole dopo la sperimentazione degli Io?Drama, ed ecco che Pollio quasi si commuove a suon di risate e strutture ormai consolidate, accanto alla chitarra di un amico prima che di un musicista.
La risposta del pubblico non tarda ad arrivare, sorseggiando le parole di Oggi è Domenica e Nessun Dogma, ma soprattutto de Le vite degli altri, con la forza espressiva di una serata che non poteva non finire accanto a toni talvolta romantici e talvolta più aggressivi, ma sempre legati alla vena di un cantante frizzante e mai stanco del suo essere a metà improvvisatore e a metà amante della tradizione cantautorale italiana. Merce buona per palati fini e cuori che, alla fine del concerto, erano più leggeri.
Grazie a Costello’s per l’invito.

Andrea Alesse

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