Uno straordinario Paul Weller in scena all’Alcatraz

Dopo l’ottima accoglienza ricevuta a Genova (QUI il reportage), la leg italiana del nuovo tour di Paul Weller è approdata ieri sera all’Alcatraz di Milano per una nuova serata di grande musica. 

Weller è uno di quegli artisti che sorprende sempre, con una carriera sempre sulla cresta dell’onda. Sei anni con i Jam – la band che fondò insieme a Bruce Foxton e Rick Buckler – altri sei con gli Style Council, ma è da solista che è riuscito a dare il meglio di sè, continuando a sperimentare e dando sfogo alla propria creatività.
Oggi si trova in tour per promuovere il disco A Kind Of A Revolution, uscito a maggio in celebrazione dei suoi primi 40 anni di carriera: una raccolta di 10 brani che strizza l’occhio ai suoi classici più amati, in chiave moderna. Canzoni d’amore che si mischiano a brani più spirituali e profondi, con un occhio sempre rivolto all’attualità.
E per il 2018, anno in cui compirà 60 anni, ha in serbo un nuovo lavoro, segno di questa grande creatività che non tende a scalfirsi.

Il pubblico non ha potuto che rimanere abbagliato dalla maestria del chitarrista britannico, accompagnato come sempre da una grande band formata da Steve Cradock (chitarra), Andy Crofts (basso), Thomas Van Heel (tastiere), Steve Pilgrim (batteria) e Ben Gordelier (percussioni).

Questa la scaletta della serata:
White sky
Long time
I’m where I should be
My ever changing moods
Nova
The weaver
Saturn’s Pattern
Going my way
Hung up
Shout to the top
Into tomorrow
From the floorboards up
Above the clouds
You do something to me
Whoo sé mama
She moves with the fayre
Friday street
Porcelain gods
Peacock suit
The changingman

Nel ringraziare Barley Arts per il gentile invito, vi lasciamo agli scatti della serata a cura di Romano Nunziato:

Paul Weller

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 Nic Cester & The Milano Elettrica 

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