Alle 21:00 in punto, le luci si sono abbassate e le prime note di È festa hanno fatto esplodere l’arena in un boato di entusiasmo. Da lì, il tempo ha iniziato a scorrere su un’altra frequenza: quella tutta personale di Olly, che ieri sera ha portato al Palasport di Roma uno show intenso, colorato e carico di verità.
A ventitré anni e reduce dalla vittoria al Festival di Sanremo con Balorda nostalgia, Olly è salito sul palco con l’emozione addosso e la forza di chi ha qualcosa da dire. Al suo fianco, una band ricchissima di sfumature – tra violini, sax, tastiere e chitarre – ha dato anima e corpo a una scaletta generosa, pensata per attraversare tutte le tappe della sua crescita artistica.
Il pubblico, emozionato e coinvolto, ha cantato a squarciagola su Devastante, ha ascoltato con il cuore in mano Scarabocchi, Fammi morire e il nuovo singolo Questa domenica, accolto con un entusiasmo tangibile e spontaneo.
Ogni brano, curato nei dettagli dal fido compagno JVLI, insieme allo stesso Olly, ha preso vita in una veste nuova grazie a una regia musicale attenta, in cui gli strumenti hanno giocato un ruolo da protagonisti e non da semplici accompagnatori.
Olly ha dominato la scena con naturalezza, senza mai sovrastarla: ha lasciato spazio ai suoi musicisti e, soprattutto, al suo pubblico. Ha dialogato, sorriso, ascoltato. Nei momenti più intimi si è messo a nudo, confermando quella sincerità che è diventata la sua cifra stilistica e che lo rende così vicino a chi lo ascolta.
Anche quando la voce ha ceduto leggermente, soprattutto nei passaggi più intensi, non ha mai perso credibilità. Anzi, quelle piccole crepe hanno reso il concerto ancora più autentico, più umano. Nessuna perfezione prefabbricata, solo verità.
Nonostante l’acustica notoriamente poco favorevole del locale, il suono ha retto bene per tutta la serata, fatta eccezione per qualche zona periferica del palazzetto in cui la chiarezza è risultata meno definita. La resa visiva, invece, è stata sobria ed eccellente: luci, schermi e ombre hanno accompagnato la musica senza mai rubarle la scena.
Quella di ieri non è stata solo una delle tante date sold-out del Tutta Vita Tour ma un vero passaggio di livello. Olly ha lasciato i club e ha conquistato i palasport con l’energia di chi ha qualcosa da raccontare e il talento per farsi ascoltare. Il pubblico romano ha risposto con tutto l’amore possibile, trasformando il concerto in una grande festa tra amici.
L’emozione si ripeterà questa sera qui a Roma per la seconda data, e in tutta Italia per il seguito di questo tour dal successo incredibile.
Un concerto che ha lasciato il segno per l’intensità emotiva e l’espressività travolgente. Perché Olly, con la sua musica semplice e profonda, trascinante e malinconica, continua a raccontare storie in cui potersi riconoscere. E ieri sera, a Roma, ci ha fatti sentire tutti un po’ più vivi.
In definitiva, uno spettacolo emozionante, potente, sincero e pieno di vita. Un altro passo importante per questo artista giovane, ancora in crescita, ma già capace di lasciare il segno.
Testo e foto di Ginevra Baldassari
Un grande grazie a Anitamaria di Words for You
