MIYA FOLICK
‘EROTICA VERONICA’
28 febbraio
Eclettica artista, ha attirato l’attenzione dei più importanti media musicali con i precedenti album.
In arrivo il 28 febbraio, ‘Erotica Veronica’ è un disco audace ed inquietante,
un ritratto caleidoscopico di autorealizzazione ed integrazione
La copertina di ‘Erotica Veronica’ ritrae Miya Folick in bilico sul bordo di un fosso fangoso, nella foresta nazionale di Angeles, con le braccia spalancate come un sogno febbrile fossilizzato a metà tra la terra e la zuppa primordiale. E’ un ritratto appropriato: Miya è guidata dall’istinto, attratta dall’oscurità e dal fango della crescita piuttosto che bloccata nella sua complessità. Questo spirito sfacciato è ciò che l’ha portata ad autoprodurre il suo nuovo lavoro, in arrivo il 28 febbraio su etichetta Nettwerk. ‘Erotica Veronica’ è probabilmente il suo album più canonico finora, saturo della sua accattivante sensibilità lirica, dell’astuta maestria musicale e della sua caratteristica voce acrobatica e volteggiante.
I lavori precedenti di Miya Folick – il debutto con ‘Premonitions’ e il successivo ‘Roach’ – sono stati ampiamente acclamati dalla critica e lodati come rapsodie di formazione. E’ allettante dire lo stesso di ‘Erotica Veronica’; dopotutto, questo nuovo album mostra una donna che si lancia a capofitto nell’esplorazione sessuale, spesso barcollando sul bordo adolescenziale dell’edonismo e della paura. Eppure, a differenza della libertà selvaggia della giovinezza, questo spirito vagabondo è ancorato alla particolare saggezza e profondità acquisite solo attraverso l’esperienza vissuta. Forse è stato l’enigma stregonesco di ‘Premonitions’, unito all’onestà sferzante di ‘Roach’ a prepararla a questa profonda immersione nel mondo sensuale.
‘Erotica Veronica’ è un ritorno al mondo privato di Miya, dove la sua vivacità ed il suo vigore ribollono sotto i contorni della sua curiosità, rendendola audace ed inquietantemente profonda. E’ il suo colpo da maestro psicosessuale e psicosensuale, un ritratto caleidoscopico di autorealizzazione ed integrazione.
Il disco è stato scritto di getto, in un mese e mezzo, dopo un lungo periodo in tour. Determinata a realizzare un album indie-rock diretto, Miya ha usato la chitarra per scrivere la maggior parte dei brani e, con Sam KS alla co-produzione e alla batteria (Youth Lagon, Angel Olsen), si è poi rivolta a collaboratori frequenti come Meg Duffy (Perfume Genius), Waylon Rector (Charli XCX), Greg Uhlmann (Perfume Genius) alla chitarra e Pat Kelly (Perfume Genius) al basso. Appoggiandosi allo stile personale e all’abilità di questi musicisti, Miya è andata in studio con l’intenzione di catturare un suono grezzo e dal vivo, optando per riprese complete. Dal punto di vista dei testi, si alternano stati d’animo e sentimenti contrastanti, che si incrociano come se Miya stesse tracciando la sua strada attraverso un labirinto di siepi di sé stessa.
‘Erotica’ è una canzone sulla fantasia e sul piacere. Non riguarda solo il sesso, riguarda la ricchezza dell’esperienza, la giocosità, la connessione, un approccio aperto ogni giorno. “La nostra cultura è così puritana quando si parla di sesso, soprattutto quando si è in coppia. Penso che sia importante, per me, mantenere la mia autonomia di pensiero e credo che condividere le mie fantasie sia un atto di intimità” spiega Folick. Il brano trova Miya sussurrante e romantica, mentre un pianoforte scintillante culla la fantasia ma, dietro questa aria euforica si coglie un sentore del dilemma che perseguita il disco. L’intero album sembra chiedersi qual è la cosa giusta da fare quando i desideri sono più complessi dello stretto canale che la nostra cultura consente.
“L’album parla di essere queer all’interno di una struttura relazionale eteronormativa e all’interno di una società eteronormativa” spiega Miya, “ma parla anche solo di desiderio ed erotismo in generale. Non penso che ci sia abbastanza spazio per esplorare liberamente e capire i nostri giusti percorsi”.
‘First’ è la traccia più apparentemente tempestosa del disco. Iniziando da un racconto sincero, Miya precipita poi nella rabbia e l’accumulo di dolore, che ha preso forma dentro di lei, arriva come un avvertimento prima che rilasci un urlo lungo dieci secondi di riverbero sismico.
Le immagini più inquietanti del disco arrivano in ‘This Time Around’, dove Miya viaggia nel tempo verso una visione esile di se stessa, in una relazione finita da tempo. Le voci soavi creano un duro contrasto con il ritratto lirico sconvolgente di rassegnazione e fragilità.
Musicalmente, ‘Felicity’ è la traccia di rottura, è l’unica a non essere stata originariamente scritta con la chitarra acustica. Infatti, Miya l’ha composta con Jared Solomon e ha sovrapposto sintetizzatori e fiati alla strumentazione tradizionale. Il brano indica la definizione meno nota della parola ‘felicità’: “trovare un’espressione appropriata per i propri pensieri. E’ una pietra angolare dell’album, dare un linguaggio a come mi sento, cosa che non ho fatto per molto tempo perché non sapevo che fosse un sentimento che mi era permesso provare”conclude Miya.
MIYA FOLICK
‘Erotica Veronica’
28 febbraio
Nettwerk Music Group – Bertus
Cresciuta a Santa Ana, in California, e ora residente a Los Angeles, Folick si fa notare per la prima volta con due ep, ‘Strange Darling’ nel 2015 e ‘Give It To Me’ nel 2017. L’album di debutto, ‘Premonitions’ arriva nel 2018 e, con il successivo ‘Roach’ del 2023, hanno ricevuto elogi da parte dei più importanti media musicali e di costume in tutot il mondo. Nel 2024 Miya è stata impegnata in un lungo tour con artisti del calibro di Mirski, Faye Webster e The Japanese House, oltre ad aver composto la colona sonora del film ‘Cora Bora’.
Promo Ref Laura Beschi
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