“L’infinito” di Vecchioni al Vittoriale di Gardone Riviera

10 luglio 2022, ore 21:15. Il crepuscolo di questa serata estiva, fortunatamente meno torrida di altre, cala sull’Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani (Gardone Riviera, Brescia), luogo di cultura e poesia dimora di Gabriele D’Annunzio dal 1921 fino al 1938. Dal 2011 l’Anfiteatro richiama pubblico e artisti da tutto il mondo grazie al festival Tener-a-mente, definito da da GQ Italia come uno dei 5 Festival più maturi del nostro Paese.

 

Photo Credits Stefanino Benni

Dopo la pausa poetica (ma dove non sono mancate la musica e la danza) di ieri con l’evento “Più luce! Circondati di rose”, che ha visto gli attori Roberta Barbiero e Edoardo Barbone declamare versi spaziando da L. Borges a R.M. Rilke, da Arthur Rimbaud a Giovanni Papini, stasera un altro grande cantante si esibirà su questo esclusivo e raffinato palco: il pluripremiato cantautore Roberto Vecchioni (ricordiamo il Premio Tenco 1983, il Festivalbar 1992, il Festival di Sanremo 2011, il Premio Mia Martini della critica 2011).

 

La platea appare al completo, l’attesa è ormai palpabile, giovani fan attendono accanto a estimatori di lunga data, ed ecco il cantante salire sul palco fra gli applausi.

Il primo brano, Una notte, un viaggiatore, dà subito il taglio alla serata, dove accanto a successi storici l’autore interpreterà il suo ultimo album, l’intenso e raffinato “L’Infinito” (2018). Pubblicato in formato cd e in vinile, la scelta di evitare il digitale è coerente con il pensiero dell’artista, per cui i 12 brani inediti non sono pezzi separati, ma “un’unica canzone divisa in 12 momenti”.

 

Il cantautore si rivolge quindi al pubblico, che risponde entusiasta, prima di interpellare personalmente le nipotine, annunciando che canterà subito la loro canzone preferita. Ed ecco le note trascinanti dell’indimenticabile Samarcanda, grande successo del 1977. Il ritmo frenetico del celeberrimo brano è evidenziato dalle luci intermittenti, viene scandito dal battito di mani del pubblico, risuona irresistibile nella notte di Gardone Riviera.

Dopo gli applausi scroscianti, Vecchioni puntualizza che questa canzone dice il falso. Infatti, “non è vero che il destino è più forte di noi”, e la prossima canzone lo dimostra. Altro successo tratto da “L’infinito”, Ti insegnerò a volare (2018) è cantata nella versione studio con l’eccezionale collaborazione di Francesco Guccini, ed è un intenso omaggio all’atleta paralimpico Alex Zanardi.

 

La serata continua, la platea segue entusiasta il cantautore, che ora si esibisce in brani intensi e raffinati, come L’infinito, ora canta della coraggiosa lotta dei curdi per la libertà (Cappuccio rosso), ora ripercorre grandi classici come Milady (1989) o La bellezza (2002). Nel mentre, l’artista intrattiene il pubblico con aneddoti su D’Annunzio, cita poeti greci, rammenta ricordi d’infanzia (come quando a sei anni chiese a suo padre cosa fosse un poeta).

Dopo la trascinante Le mie ragazze (la preferita di Franca Rame), è il momento di uno dei più celebri brani del suo repertorio, pezzo vincitore a Festivalbar 1992: Voglio una donna (“Nessuno ha capito questa canzone”, commenta ironico l’autore).

 

Il concerto sta raggiungendo il suo apice: dopo Sogna ragazzo sogna, tratto dall’omonimo album (1999), Vecchioni regala alla platea il celeberrimo Chiamami ancora amore (2011). Il cantautore presenta quindi i musicisti, Lucio Fabbri (pianoforte, violino, mandolino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso), Roberto Gualdi (batteria); per poi scendere dal palco, ma è immediatamente richiamato a gran voce dalla platea, non ancora sazia.

 

Ed eccolo offrire al suo pubblico ancora due brani: Vai, ragazzo (“L’infinito”, 2018), un inno alla contemporaneità dei greci e alla verità dei miti, una “canzone d’amore per l’antichità” (l’artista rievoca con emozione i quarant’anni d’insegnamento al liceo classico) e la celeberrima e imprescindibile Luci a San Siro (1971). Uno dei suoi capolavori più amati, il pubblico intona con il cantante il ritornello, per poi abbandonarsi a un applauso scrosciante.

Non rimane che un ultimo pezzo per concludere questa serata dedicata alla musica d’autore: la platea si alza in piedi battendo le mani a tempo per la replica della trascinante Samarcanda.

 

La prima esibizione di Vecchioni al Vittoriale si è confermata una serata indimenticabile, un evento che ha saputo proporre brani recenti e successi classici, valorizzando il repertorio di un artista eclettico che vanta ben cinquant’anni di attività e riconoscimenti.

 

Tener-a-mente dà appuntamento a giovedì 14 luglio alle ore 21:15 con Michael Kiwanuka, una delle le voci più talentuose del panorama soul internazionale.

 

Grazie a Ja-La Media Activities per il gentile invito.

 

Testo a cura di Anna Travagliati.

 

Foto di repertorio a cura di Carlo Vergani.

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