Le Lame: fuori oggi il loro nuovo album “Prenditi un attimo”

Oggi venerdì 28 marzo esce Prenditi un attimo, il nuovo album della band pop rock fiorentina Le Lame che racconta della vita dei Millenials

I Millenials sono una generazione dalla doppia personalità: da un lato cinici, dall’altro sognatori. Ed è proprio questo il messaggio principale del nuovo album della band fiorentina Le Lame, che hanno dato vita a otto tracce che trasportano l’ascoltatore in quella che è la quotidianità di questa generazione. Una vita di tutti i giorni fatta di responsabilità, sogni rimandati e crisi di identità.

C’è sempre spazio per i sogni? Anche quando si diventa adulti? È giusto disilludersi, o bisogna sempre mantenere viva la speranza che al di là di una realtà soffocante possa esserci una nuova opportunità ad attenderci? Tutte ottime domande a cui forse non c’è risposta, ma se decidere te di ritagliarvi un attimo e ascoltare quest’album, forse l’ amarezza sembrerà meno soffocante.

“Scrivere “Prenditi un attimo” è stato come un viaggio per noi. Abbiamo toccato molti temi a noi cari. Ci siamo resi conto di aver spaziato tantissimo sugli argomenti, tra cui c’è anche il lavoro, che sembra qualcosa di molto distante da un album musicale e invece l’abbiamo proposto nei testi, e non una volta sola. Alcuni pezzi, come “Prenditi un attimo” e “Siamo diamanti”, sono molto riflessivi e introspettivi, mentre altri, come “Stronz*” e “Guilty pleasure”, sono molto più sfacciati e concreti. Quindi possiamo dire che siamo rimasti con i piedi per terra ma a tratti ci siamo elevati. Il sound del disco ha seguito senza dubbio un dualismo che spontaneamente si è mostrato in questo nostro ultimo percorso artistico. Forse il prodotto musicale è stato partorito in questo modo perché Le Lame sono così, amanti della normalità ma con la voglia di abbandonarla certe volte. E poi l’album finisce con “Stronz*”… Sarà un caso?” 

Prenditi un attimo: l’importanza di saper fermare il tempo quando serve

Il titolo dell’album riprende quello dell’omonima traccia principale delle otto da cui è costituito l’album. Prenditi un attimo invita a rompere i ritmi frenetici della quotidianità, rappresentati nel brano dalla cadenza delle strofe, squarciata da un ritornello liberatorio.

A camminare non sento il vento quindi ho bisogno di correre

Chissà cosa succederà fuori dal traffico, prenditi un attimo

Non trovo più la spensieratezza della vita di una volta

Semafori rossi: andare o fermarsi?

Ritmo incalzante che fa venire voglia di correre nonostante il semaforo dica di fermarsi. Il brano ci ricorda quanto peso possano avere le parole di chi ci sta attorno, come possano sedimentarsi nella nostra mente rallentandola fino a farci fermare, come se fossimo davanti a una semaforo rosso. Ma prevale la voglia di essere diversi, di proseguire comunque la marcia a prescindere dal colore della luce, a prescindere dagli ordini, o da quanto in profondità il giudizio altrui si sia sedimentato nella nostra mente.

Gli ordini sono limiti, come semafori rossi

Le tue parole nella testa

Cemento armato a presa lenta

Non vorrei mai essere come te

L’intero album oscilla tra l’amarezza di un “E se fosse andata diversamente” e la voglia di fare davvero andare diversamente il futuro. Un invito a fermarsi, a respirare, a prendersi un attimo prima di ripartire.

Chi sono Le Lame?

Le Lame sono un gruppo pop-rock che nasce a Firenze. Dopo il primo ep di inediti “Manca Fantasia”, a Novembre 2019 esce il primo full lenght dal titolo “Stati Mai”. A seguito di un tour italiano nel 2023, Le Lame tornano in studio per registrare il loro terzo lavoro con la produzione artistica di Davide Autelitano (Divi, dei Ministri) e il mixaggio di Antonio Polidoro (BlapStudio, Milano).

Le Lame
Le Lame – foto fornita da Astarte Agency 

Date per poterli ascoltare dal vivo

La band ha in programma ancora tre date:

29/03: Firenze Glue w. Voina

04/04: Arezzo WIP

15/04: Milano Bachelite Club

Ringraziamo Giovanni Marzola di Astarte Agency per il pre-ascolto dell’album e vi invitiamo a prendervi un attimo e ascoltare questo nuovo album, a prescindere dalla vostra generazione d’apparenza, perché tanto sappiamo che la storia è destinata a ripetersi.

Recensione a cura di Alessia Barra

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