Kae Tempest, l’artista londinese, tra rap, poesia e scrittura di ispirazione letteraria greca, ha calcato ieri sera il palco del Fabrique a Milano per la sua trerza tappa italiana del Tour.
Kae Tempest ha già pubblicato cinque album in studio acclamati dalla critica, oltre a numerosi libri, opere teatrali e raccolte di poesie, tra cui Brand New Ancients, con cui nel 2013 ha ricevuto il Ted Hughes Award. I brani Let Them Eat Chaos del 2017 e Everybody Down del 2014, sono valsi due candidature per il Mercury Prize. Nel 2024 ha vinto l’Ivor Novello Award per la miglior canzone, premio che aveva sfiorato già nel 2020, preceduto dalla nomination ai BRIT Award nel 2018.
Nel 2023 la BBC Arena ha dedicato all’artista inglese il documentario Being Kae Tempest, un’affascinante esplorazione del suo percorso musicale e creativo in un periodo di profondo cambiamento personale ed artistico. Nello stesso periodo ha posato per il fotografo e ritrattista Tim Walker come parte del British Icons nell’edizione Edward Enninful di British Vogue.
Ha registrato sold out in tutto il mondo, dalla Brixton Academy alla Sydney Opera House, e ieri sera abbiamo potuto assaporare anche brani del suo quinto album “Self titled”, uscito a luglio.
Opening Jacob Alon, cantautore scozzese con un profondo dono per la narrazione. Intimo e introspettivo, dotato di una voce potente, profonda e molto particolare che ti trasporta nella sua poesia.
Ringraziamo Glenda Nucifora e Federico Burgio di All Things Live Italy , Nina Selvini e Roberta Leone di Astarte Agency.
Foto a cura di Stefanino Benni
Kae Tempest
Jacob Alon
