Crossfire, singolo uscito l’11 aprile, è il quarto atto del ‘RE-SET TOUR’, l’ambizioso viaggio che vede la band alternative rock SINPLUS presentare, in sei mesi, sei singoli e sei live streaming.
Originari della Svizzera italiana, i SINPLUS sono un’alternative-rock band guidata dai fratelli Broggini, Gabriel alla voce ed Ivan alla chitarra. Il duo suona insieme sin da bambini, passando intere giornate nella sala prove del padre, mettendo le prime basi per quello che sarebbe poi diventato un suono personale che trasuda la propria miscela di rock alternativo, post-punk e new-wave.
In questa intervista, scopriamo di più sulla band, sul loro nuovo e ambizioso progetto e sulla loro visione artistica.
Intervista ai SINPLUS: “La nostra unicità è una risorsa preziosa, e va tutelata.”
1) Crossfire, il vostro quarto singolo dell’anno, ha visto la luce l’11 aprile, conquistando il pubblico con il suo groove ipnotico e intenso. Si tratta della quarta uscita del 2025 e fa parte di un progetto più ampio: sei brani in sei mesi per mostrare sei diversi lati e sfumature dei Sinplus. Come è nata l’idea di questo progetto? L’ispirazione per questi sei brani è arrivata tutta insieme?
Ciao Alessia, ciao a tutti. Alla base di questo progetto c’è la voglia di creare qualcosa di diverso, che permetta all’ascoltatore di connettersi con noi e con la nostra musica. Ci piace vedere il RE-SET Tour come un viaggio di trasformazione condiviso. Ogni canzone ha il suo perché e crediamo che meriti il giusto spazio. Diciamo che ogni pubblicazione rappresenta le emozioni tipiche di una fase di cambiamento. Abbiamo scritto tutto nello stesso periodo, ed è semplicemente il riflesso di ciò che stavamo vivendo.
2) Il RE-SET TOUR è in pieno svolgimento. Cosa amate di più delle esibizioni live? Del vostro lavoro apprezzate di più il processo creativo e il lavoro in studio, o la connessione diretta con il pubblico?
La creazione è sicuramente uno dei momenti più belli, ma senza la condivisione resta fine a se stessa. Il RE-SET TOUR ci sta permettendo di rimanere connessi al nostro pubblico in modo continuo. Per noi è la prima esperienza con i live stream show… e ci sta piacendo parecchio. In attesa di vederci live in loco, il pubblico ha la possibilità di ascoltare le nuove canzoni e percepire la nostra evoluzione attraverso i live stream e contenuti esclusivi.
3) Siete due fratelli che da sempre amano la musica. Avete iniziato a suonare insieme fin da bambini nello studio di vostro padre. Quando avete capito che questa passione si sarebbe trasformata in qualcosa di più grande? C’è stata una band che più di ogni altra vi ha influenzato nel vostro processo di crescita come artisti?
È stato un processo abbastanza naturale. Essendo fratelli e condividendo la stessa passione, quando è arrivata la possibilità di trasformarla in una professione non ci abbiamo pensato due volte. Oltre ad avere a disposizione una sala prove sin da bambini, avevamo anche una bella libreria musicale. Le band che ci hanno ispirato, e che ci ispirano tuttora , sono tantissime: dagli U2, passando per Joy Division, Bob Marley, The Killers… e molte altre. In fondo, la musica che facciamo è figlia di ciò che abbiamo ascoltato.
4) Avete iniziato con live in piccoli club e festival, fino ad arrivare a calcare palchi importanti. Avete guadagnato un MTV Europe Award come Miglior Artista Svizzero, due dischi d’oro e la partecipazione all’Eurovision. Guardando indietro, siete soddisfatti del vostro percorso? Qual è il ricordo più memorabile?
È stato un bel percorso, ma sentiamo che c’è ancora molto da fare. Le prime esperienze sui grandi palchi sono state super emozionanti. Il fatto di poter portare musica scritta da te a così tante persone è incredibile. Uno dei ricordi più forti è sicuramente quando abbiamo aperto per i Roxette a Locarno, a casa nostra. Ogni anno andavamo a vedere le band al festival e ogni volta ci dicevamo: ‘Un giorno ci suoneremo anche noi‘.
5) Sappiamo che avete aperto concerti di band come Europe, The Darkness… Quanto queste esperienze vi hanno arricchito musicalmente e nel modo in cui affrontate il palco?
Aprire per band di questo calibro ti insegna un sacco di cose, a tutti i livelli. La naturalezza con cui interagiscono con il pubblico è forse l’aspetto più interessante: un mix perfetto tra carisma ed esperienza.
6) Cosa significa per voi fare musica? Che messaggio sperate di veicolare con i vostri brani?
Fare musica ha tanti significati. A volte è un modo per esprimersi, altre è una cura, altre ancora una semplice condivisione di emozioni. Se dobbiamo scegliere un messaggio che ci ha accompagnato nel tempo, è sicuramente quello di non mollare mai. Di capire che, come individui, abbiamo qualità straordinarie. La nostra unicità è una risorsa preziosa, e va tutelata.
7) Parlando di futuro: questo vostro nuovo progetto mira a svelare sei diversi lati della band. È sicuramente efficace e ambizioso, un po’ come un puzzle che acquisisce senso pezzo dopo pezzo, mostrando un quadro generale di chi siete oggi. Quali saranno i vostri prossimi obiettivi? C’è un palco in particolare che sperate di raggiungere? C’è un artista o una band con cui sperate di collaborare in futuro?
Come tutti, siamo in continua evoluzione. Il mondo cambia velocemente, e noi con lui. Il RE-SET TOUR è la fotografia di ciò che siamo ora, ma a settembre entreremo nuovamente in studio per registrare il nuovo album, e questa esperienza ci sta dando molta ispirazione. L’obiettivo è realizzare un album vero, senza fronzoli e senza compromessi, che ci permetta di portare la nostra musica sempre più lontano. Artisti con cui collaborare? Tanti, difficile sceglierne uno…
Ringraziamo i Sinplus per il tempo che ci hanno dedicato e Laura Beschi di Jala Media Activities per l’opportunità!
Intervista a cura di Alessia Barra
Photo Credits: Jala Media Activities