intervista ai DELUXE

Il collettivo francese dei DELUXE, dal groove potente e contagioso, è appena tornato in Italia per due date il 4 novembre al Cap 10100 di Torino e il 5 novembre al Mercato Sonato di Bologna.

Per l’occasione la band ha presentato il suo ultimo album, “Moustache Gracias”, e indosserà costumi ancora più folli, colorati e brillanti, all’interno di una scenografia totalmente rinnovata, che lascerà ancora più spazio alla loro esplosività e al loro dinamismo contagioso. Senza dimenticare i loro iconici baffi che saranno ancora una volta sotto i riflettori. I DELUXE hanno in serbo una performance musicale e visiva ancora più folle, quindi “se ti è piaciuto, ritorna baffuto”.

Dalla pubblicazione dell’album Stachelight (gennaio 2016) e Boys & Girl (giugno 2019) fino a Boys & Girl Suite e Fin (marzo 2020), i sei amici Kilo, Kaya, Pietre, Soubri, Pépé e Liliboy si sono esibiti in più di 500 date sia in Francia (Francofolies, Printemps de Bourges, Dour, Garorock, Solidays, Montreux Jazz Festival, Paléo, Vieilles Charrues…) che in giro per il mondo (Italia, Svizzera, Belgio, Germania, Regno Unito, Cina, USA, Australia…).
Approfittando del periodo di lockdown per riproporre i loro classici, a luglio 2020 i Deluxe pubblicano il nuovo album En Confinement, e nel marzo 2022 presentano il loro 4° album in studio, Moustache Gracias, interamente scritto, registrato e mixato dal gruppo, che vede la partecipazione di famosi artisti francesi come La rue Kétanou, Féfé e Youssoupha.

Sito web: http://bit.ly/1Lxh61C
Facebook: https://www.facebook.com/Deluxemoustache/
Instagram: https://www.instagram.com/deluxemoustache/
Twitter: https://twitter.com/deluxemoustache
Youtube: http://bit.ly/1IfOSGL

Per l’occasione la band ci ha concesso una breve intervista che potete leggere qui sotto:

Raccontateci un po’ di storia della band: chi sono i fondatori ufficiali, quando è nata la band e com’è nata l’idea?
I Deluxe sono una band del sud della Francia, di Aix en Provence, dove abbiamo iniziato a suonare per strada. Ma Kaya (basso/contrabbasso) e Kilo (batteria/produttore) sono amici fin da quando erano bambini – da quando avevano 6 anni! Hanno incontrato Pietre (chitarra / pianoforte) al liceo e hanno fondato la band da adolescenti. Pépé (sassofono / e ogni strumento immaginabile) Soubri (percussioni / community manager) e Liliboy (voce) sono arrivati per ultimi e dal 2010 facciamo concerti insieme. 


Siete al lavoro su un nuovo album o lo state per pubblicare? Se sì, parlatecene un po’ altrimenti come descrivereste l’ultimo lavoro che avete realizzato e cosa possono aspettarsi gli ascoltatori dalle vostre canzoni?

Per noi fare un nuovo album è una scusa per tornare in tour, la nostra dimensione naturale. Per il prossimo anno stiamo vogliamo preparare uno show ancora più elettrizzante!
“Moustache Gracias”, il nostro ultimo album, è stato realizzato durante la pandemia, il che ci ha fatto avvicinare ancora di più alla nostra comunità online. Abbiamo addirittura fatto un pezzo con loro: “Featuring Challenge”. Inizialmente nata da un invito a comparire nel nostro album, e finita con una canzone rap che conta 11 artisti… senz’altro la migliore collaborazione che abbiamo mai fatto! Aspiriamo sicuramente a pensare a nuove collaborazioni con la nostra comunità.

 

Ora parliamo della vostra discografia e carriera: qual è stata la prima cosa in assoluto che avete mai registrato, cosa avete inciso fino ad oggi e quante esperienze dal vivo avete avuto? “Pony” è il primo pezzo che abbiamo registrato nel seminterrato / monolocale / studio di Kilo. Da allora abbiamo realizzato 6 album. Quest’anno faremo 80 concerti. Quindi dal 2010 ne avremo fatti circa 600.

 

Quale vostra canzone consigliereste a chi non vi ha mai sentiti? 

Flowers” è il nostro lavoro migliore – andate a vedere il videoclip su youtube – è 100% homemade nel nostro studio, ci siamo occupati noi 6 di tutto – dal video, allo styling, al trucco – tutto! 

“Don’t you dare”, guardate anche il video girato a Marsiglia.

“Tum Rakak” è probabilmente la canzone che conoscete anche se non ci conoscete. 

Cosa vi piace del suonare in Italia?
Troviamo sempre emozionante suonare in italia, l’energia del pubblico italiano ci fa capire che grazie al linguaggio universale della musica si riescono a superare le barriere culturali… poi, beh, siamo dei buongustai, ogni volta che veniamo in tour qui ci fermiamo a provare nuovi ristoranti e osterie.

 

Chi è il principale compositore del gruppo? Usate qualche metodo per assemblare tutte le idee che vi passano per la testa?

Tutti noi contribuiamo con idee creative o componiamo semplicemente suonando durante il soundcheck o nel nostro studio! Dato che passiamo così tanto tempo insieme, il brainstorming è costante, qualsiasi cosa stiamo facendo. Siamo un po’ come una famiglia circense. Ci vuole del tempo per mettersi d’accordo su tutto, e molto amore per mantenere la famiglia unita, ma ne vale la pena. 

 

Cosa devono aspettarsi i ragazzi italiani che vengono ad assistere ad un vostro show?
Di vivere la miglior esperienza della loro vita. 

 

Un ringraziamento particolare ad Astarte agency

Intervista di Carlo Vergani

 

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