Il rock’n’roll senza età degli Hives all’Alcatraz di Milano

Fulmini inframezzati da note luminose o semplicemente linee con o senza senso su completi da cerimonia; un look che ha un nome e uno solo: The Hives!

 

Trent’anni artistici come se fossero anagrafici!

 

Il freddo mantiene e, dalla Svezia, Pelle e la sua gang ce lo confermano ogni volta che salgono su un palco.

 

Qualcuno parla di migliore live band del pianeta e il mio parere è che sia rimasto anche un po’ troppo abbottonato! Esagerare per favore!!! Perché il coinvolgimento con il pubblico è pressoché totale anche da fonti provenienti da Marte e provincia.

 

Fa freddo a Milano, ma è quel freddo diverso che non mantiene proprio niente, anzi… deprime, offusca, logora e sfinisce. Ah dimenticavo! Piove a Milano… perché non ci accontentiamo!

 

Ma tutto questo non basta a far desistere i tanti in coda fuori dall’Alcatraz fin da diverse ore prima dell’apertura!

 

La transenna ad un concerto dei The Hives è una conquista necessaria! Perché i fratelli Almqvist quello spazio lo occupano molto spesso nei loro show dato che è uno dei pochi casi in cui non è il pubblico a fare crowdsurfing verso la band ma viceversa!

 

Alle 19:30 Snooper from Nashville: un misto tra punk rock e garage che non dispiace ma che non rimane impresso nei cuori in modo eclatante.

 

Alle 20:20 sul palco salgono quindi gli Yard Act, da Leeds. Energia pura di rock n roll garage e psichedelia che, grazie anche alla performance particolarmente decisa del cantante, ha letteralmente conquistato tutta la sala!

 

E finalmente si spengono le luci, i palloni si illuminano e i The Hives entrano in scena. Si perché il loro è proprio uno spettacolo, anzi si potrebbe dire che è un concerto all’interno di uno spettacolo!

 

La quinta di Beethoven dà il la per l’inizio dello show che parte con il singolo nonché brano di apertura del loro nuovo album “The Hives Forever Forever The Hives”.

 

Ciò che risulta evidente già dai primi pezzi è che lo spazio temporale dei The Hives deve aver previsto una sosta nella galassia di Gargantua durante le riprese di Interstellar. Non hanno un’età, non possono avercela!

 

La scaletta prosegue diretta tra pezzi del nuovo (e bellissimo) album e storici ricorsi con questa scaletta:

 

Enough Is Enough

Walk Idiot Walk

Rigor Mortis Radio

Paint a Picture

Main Offender

Born a Rebel

Stick Up

Bogus Operandi

Hate to Say I Told You So

O.C.D.O.D.

I’m Alive

Here We Go Again

Countdown to Shutdown

Come On!

Tick Tick Boom

 

Bis:

Legalize Living

Smoke & Mirrors

The Hives Forever Forever The Hives

 

 

So, make some noise, make more noise, go to The Hives Shows!

 

 

Ringraziamo Alice Degortes e Sofia Della Valle di Barley Arts , e l’Alcatraz di Milano.

 

 

Testo e Foto di Luca Ash Iacono

 

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