Il premio Oscar H.E.R. chiude il Festival Tener-a-mente

Lunedì 25 luglio, Gardone Riviera (BS).

È una sera calda e afosa in questo paese sul Lago di Garda, celebre per aver ospitato D’Annunzio per gran parte della sua vita. La sua dimora, il Vittoriale degli Italiani, è oggi uno splendido luogo di cultura, fra l’affascinante casa-museo del poeta, l’immenso giardino, l’anfiteatro con eccezionale vista lago. Proprio questo piccolo ma raffinato palco da ormai 11 anni richiama a Gardone eccezionali artisti italiani e stranieri per il Festival Tener-a-mente, reputato da Studio Aperto come una delle due rassegne più prestigiose d’Italia, insieme al Lucca Summer Festival.

 

L’edizione 2022 si conclude proprio stasera con un’ospite d’eccezione: il premio Oscar H.E.R., alias Gabriella Sarmiento Wilson.

Otto milioni di copie vendute solo negli Stati Uniti, cinque Grammy Awards, una candidatura ai Golden Globe, H.E.R. è una delle migliori esponenti del contemporary R&B, genere musicale che combina il rhythm and blues con elementi di pop, soul, funk, hip hop e musica elettronica.

Per la prima volta a “Tener-a-mente”, questa è l’unica sua tappa italiana.

 

Artista molto precoce (firmò il primo contratto con la RCA Records a quattordici anni), il suo nome d’arte H.E.R. è l’acronimo di “Having Everything Revealed”. Dopo il successo straordinario della raccolta d’esordio “H.E.R.”, Wilson ha collaborato con cantati di fama mondiale (fra cui Chris Brown e Ed Sheeran), fino a ricevere nel 2020 cinque nomination ai Grammy Awards. Nello stesso anno H.E.R. vince gli MTV Video Music Awards con il brano I Can’t Breathe– uno straziante urlo di protesta scritto in risposta all’omicidio di George Floyd – e i Soul Train Music Award nella categoria Best R&B/Soul Female Artist.

 

Ancora più recente il premio Oscar per il brano “Fight For You’ colonna sonora dell’acclamato film Judas and the Black Messiah” (2021), biopic sul tradimento di Fred Hampton (interpretato da Daniel Kaluuya), presidente della sezione dell’Illinois delle Pantere Nere alla fine degli anni ’60, da parte di William O’Neal (interpretato da Lakeith Stanfield), un informatore dell’FBI.

 

A giugno del 2021 H.E.R. ha pubblicato “Back of My Mind”,  il nuovo album che lascia intravedere il lato più intimo dell’artista ventiquattrenne. Con una produzione eccellente, il disco, variegato e poliedrico, spazia dalla black music più tradizionale ai suoni più attuali come la trap, accompagnato da testi carichi di tensioni culturali e sociali, tra Black Lives Matter e Women Empowerment. Nonostante la sua giovane età, la musica di H.E.R. è intrisa di melodie complesse, arrangiamenti esuberanti e testi profondamente personali.

 

Ore 21:15: puntualissima H.E.R. sale sul palco, salutata da grida e applausi dalla platea, entusiasta di incontrare questa giovane e poliedrica artista. Occhiali da sole e lunghe treccine afro, incanta subito il pubblico con il suo eclettico stile, dall’intensità della black music a suoni travolgenti e contemporanei.

Da Going Crazy” e “I Can Have It All”, in collaborazione con DJ Khaled, si passa quindi a grandi successi come “Avenue” e “Focus”.

L’energia sul palco è travolgente, completata dagli ottimi coristi e coriste, fra cui un giovanissimo e talentuoso diciassettenne, certamente una promessa musicale.

 

La platea si mostra fin da subito entusiasta, fra urla e battiti di mani accoglie i brani riconoscendoli fin dalle prime note. Fra pezzi esuberanti e altri più intimi, H.E.R. e la sua intensa e potente voce danno prova di grande versatilità ed eccellenti capacità eclettiche. La cantante ora suona il basso, ora abbraccia la chitarra, per poi sedersi alla tastiera e ancora cimentarsi alla batteria.

L’intesa con la platea è ottima: il pubblico segue ammaliato questa intensa black music, si alza in piedi per saltare all’invito della cantante, grida entusiasta per accogliere ogni brano, accende le torce dei cellulari (una volta sarebbero stati degli accendini), risponde euforico quando H.E.R., lieta di essere in Italia, ringrazia i fan per essere qui ad ascoltarla (“Beautiful place. Love the people, love the food”).

 

Il concerto sta raggiungendo il suo apice. Dopo la languida ed emotiva “Best Part”, è il momento dell’intensa ed emozionante “Hard Place”, per poi regalare una cover della celeberrima We Will Rock You” dei Queen.

Con “We Made it”, brano tratto dal suo ultimo album, H.E.R. si congeda, ma i fan la reclamano a gran voce. E rieccola quindi risalire sul palco per un’ultima intensa canzone: “This way”, un’altra collaborazione con DJ Khaled.

 

Il concerto si è confermato una serata indimenticabile, la splendida performance di un’artista giovanissima eppure già matura e consapevole del suo eclettico talento. Il pubblico si è lasciato conquistare dall’intensità della contemporary R&B, genere ancora poco diffuso qui in Italia, ma dalle grandi potenzialità.

 

Il Festival Tener-a-mente 2022 termina qui, appuntamento al prossimo anno per altri memorabili concerti con vista lago con artisti nostrani e internazionali.

 

H.E.R. invece continua il suo tour europeo il 2 agosto a Manchester.

 

Grazie a Ja-La Media Activities per il gentile invito.

 

Testo a cura di Anna Travagliati.

 

Foto promozionale fornita da Ja-La Media Activities. 

POSSONO INTERESSARTI...