Il grande ritorno dei Tokio Hotel all’Alcatraz di Milano è stato un terremoto di emozioni dal primo secondo alla fine. Dopo più di 20 anni di carriera la band si è esibita davanti a 3mila persone, un pubblico che dall’inizio alla fine ha saputo fare sentire il proprio sostegno al quartetto, come se questi 20 anni non fossero mai passati, come se i gemelli Bill e Tom Kaulitz avessero ancora 15 anni.
Eppure non è così, è passato molto tempo, il mondo della musica è cambiato e le generazioni di oggi sono diverse… ma qual è il segreto dei Tokio Hotel? Come riescono ancora oggi a fare sold out e coinvolgere generazioni che ai tempi di Monsoon non erano neanche nate? Crediamo che il loro segreto sia da un lato l’aver creato della musica e dei testi che sanno parlare alle persone, a prescindere dall’ età, e dall’altro l’essersi evoluti insieme al contesto musicale degli ultimi anni, dando vita a brani sempre più moderni ed efficaci. In ultimo, la presenza scenica dei Tokio Hotel è decisamente qualcosa che non siamo abituati a vedere, soprattutto in Italia.
Da quel lontano 2005 quando la band tedesca della Universal fece uscire il primissimo album di esordio “Schrei”, tutto in tedesco, ad oggi, i Tokio Hotel hanno fatto parecchia strada, passando da un’estetica emo dark ad un sound decisamente più elettronico.
Ieri non abbiamo assistito al ritorno di una delle più importanti band dei primi anni Duemila, non abbiamo viaggiato nel tempo tornando indietro, siamo rimasti ben ancorati al presente con una band contemporanea, che ha saputo evolversi, cavalcare le difficili onde del mercato musicale internazionale moderno. Non è stato un revival, è stata l’esibizione di una band attuale, che sa essere convincente anche a distanza di 20 anni.
Un po’ di storia dei Tokio Hotel
I Tokio Hotel sono una band tedesca nata nel 2001 a Magdeburgo dai gemelli Bill e Tom Kaulitz, insieme a Georg Listing e Gustav Schäfer. Inizialmente la band si chiamava Devilish ma nel 2005, dopo aver firmato un contratto con Universal Music grazie al produttore Peter Hoffaman, hanno cambiato nome in Tokio Hotel.
Nel 2005 il loro album di esordio Schrei, che include Dirch den Monsun, poi incisa in inglese e conosciuta come Monsoon, e Rette mich, li porta al successo in tutta la Germania, facendoli diventare un emblema della musica rock emo-gothic. Monsoon ad oggi vanta circa 100 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Nel 2007 le versioni in inglese di Schrei e Zimmer 483, i due primi album, consentono loro di scalare le classifiche mondiali.
Nel 2009 con Humanoid, la band sperimenta un sound più elettronico, e dopo un periodo di pausa, i Tokio Hotel rilasciano nel 2014 Kings of Suburbia, che segna un cambio drastico verso un sound più pop e synth-electro.
Le sonorità elettroniche sembrano rappresentare al meglio la loro nuova identità musicale e le ritroviamo anche in Dream Machine, album uscito nel 2017 e 2001, album rilasciato nel 2022 per celebrare i 20 anni di carriera.
“Abbiamo sempre cercato di spingerci oltre i nostri limiti e sperimentare nuovi suoni. Questo ci mantiene vivi come artisti.”
Aveva ammesso Tom Kaulitz durante un’ intervista di qualche anno fa, e noi crediamo che sia proprio questo il segreto del loro successo, l’aver osato sperimentare senza porsi limiti.
I Tokio Hotel vantano oltre 110 premi internazionali e 10 milioni di dischi venduti. Hanno conquistato Europa, Russia e Asia, confermandosi nel tempo come una delle band di maggiore impatto della loro generazione ma non solo, perché a giudicare dal parterre variegato di ieri sera e dal sold out a distanza di più di 20 anni dal loro esordio, possiamo dire che da quel gradino del podio non siano mai davvero scesi.
Il ritorno dei Tokio Hotel in Italia: lo spettacolo di ieri sera all’Alcatraz di Milano
Ad aprire il concerto ieri sera ci ha pensato Malou Lovis Kreyelkamp, una giovane cantante tedesca vincitrice della 13esima stagione di The Voice of Germany, che aveva gareggiato proprio nella squadra allenata da Bille e Tom Kaulitz. La band quindi ha deciso di offrirle questa enorme opportunità: aprire le date del loro tour di quest’anno, e lei è stata decisamente all’altezza di questa sfida conquistando i cuori del pubblico con la sua voce.
Poi è arrivato il momento che il pubblico stava aspettando: insieme ad un boato che ha fatto tremare le pareti dell’Alcatraz, i Tokio Hotel hanno fatto il loro ingresso sul palco, perfettamente puntuali, e hanno dato inizio a uno spettacolo che rimarrà per sempre nel cuore dei fan presenti.
Bill Kaulitz con i suoi cambi di look, la sua presenza scenica, le sue interazioni con il pubblico e l’incredibile performance del resto della band, hanno dato vita ad uno show che ha lasciato pochi dubbi sul perché, anche distanza di 20 anni, la loro fan base continui ad aumentare.
22 canzoni live per uno spettacolo indimenticabile
La setlist del concerto dei Tokio Hotel a Milano:
- Miss it (At All)
- Darkside Of The Sun
- The Heart Get No Sleep
- Girl Got A Gun
- Love Who Loves You Back
- Hands Up (inedito)
- Feel It All
- Home
- Easy
- Just A Moment
- In Your Shadow I Can Shine
- Rette Mich
- Fahr mit mir
- Fata Morgana
- World Behind The Wall
- Spring nicht
- Careless Whisper (cover del brano di George Michael)
- What If
- Colors of the Wind
- White Lies
- Monsoon
- Great Day
Una scaletta pensata a regola d’arte per non disdegnare il passato e i brani che li hanno portati al successo, ma anche in grado di mettere in luce ciò che sono oggi e la nuova identità musicale che si sono costruiti.
Nel corso della serata la band ha cantato live in anteprima anche un nuovo singolo “Hands Up” dando modo ai fan presenti di pre ordinarlo attraverso un QR code comparso sugli schermi. La canzone uscirà ufficialmente il 21 marzo 2025.
Uno dei momenti che rimarrà sicuramente impresso nella memoria dei fan presenti al concerto è l’aver intonato all’unisono Monsoon poco prima della fine del concerto, e pensiamo che rimarrà impresso anche nei ricordi della band perché il calore del pubblico dell’Alcatraz di ieri sera è sicuramente un buon motivo per tornare ad esibirsi in Italia molto presto. Bill Kaulitz ha promesso che a breve tornerà in Italia perché ama questo Paese.
In “Great Day” brano con cui hanno concluso lo show, i Tokio Hotel cantano:
It’s a great day to say goodbye
It can never get better than tonight
Ma la speranza è che questo addio non sia poi così definitivo, e che tengano fede alla loro promessa di tornare in Italia molto presto, magari con un nuovo album da presentarci live.
In apertura la cantante tedesca Malou Lovis Kreyelkamp, vincitrice della stagione 13 del concorso tedesco per talenti The Voice of Germany , avendo gareggiato nella squadra allenata da Bill & Tom Kaulitz (della band Tokio Hotel ).
Ringraziamo Valentina Mevoli di Shining Production e Jacopo Casati di mc2 live.
Live report a cura di Alessia Barra
Photo Report a cura di Stefanino Benni
Tokio Hotel :
Malou Lovis: