L’unica data italiana del tour dei Pendulum è stata ipnotica e coinvolgente. Scopriamo i momenti migliori della serata
Dal 2002 a oggi i Pendulum hanno rivoluzionato il mondo della musica elettronica portandolo ad un livello successivo. La band australiana ha un suo personalissimo stile nel fare musica. Infatti, unisce rock, ritornelli che restano in mente, atmosfere ipnotiche, ritmi incalzanti e concetti che colpiscono in maniera talmente chiara da rendere ogni brano disarmante. E’ come venire trasportati in un universo parallelo ogni volta che si preme play o si assiste ad una loro live.
Quello che riescono a fare è una stregoneria – o Witchcraft – a tutti gli effetti. Infatti, che tu sia ad un loro concerto, in macchina o tra le pareti di casa tua, la loro musica la ascolti, la vedi, la senti sotto pelle. Una sinestesia che travolge e crea dipendenza.
Se non si fosse capito da questa introduzione-elogio alla band, il concerto di ieri è stato perfettamente all’altezza delle già alte aspettative.
Tracklist del concerto
Napalm
Save the Cat
Propane Nightmares
Come Alive
Blood Sugar / Voodoo People (Pendulum Remix)
Crush
Granite
Colourfast
Encoder
Cannibal
Nothing for Free
The Island – Pt. I (Dawn)
The Island – Pt. II (Dusk)
Silent Spinner
Halo
Archangel
Witchcraft
Watercolour
Tarantula
Solitamente la scaletta del concerto la lasciamo alla fine in ogni report, eppure questa volta vogliamo cominciare proprio da lei. Perché? Perché i Pendulum stessi mettono al primo posto la musica. Non si perdono in chiacchiere, in ringraziamenti scontati, salgono sul palco e ti regalano ciò per cui sei lì davvero: il loro show.
Le luci alle loro spalle prendono vita, seguono il ritmo di ogni canzone, aggiungendo colore e dinamicità alle basi elettroniche già coinvolgenti e immersive. Il risultato è l’ingresso in una nuova dimensione che si apre davanti agli spettatori solo per il tempo della live, per poi richiudersi alle spalle dei Pendulum non appena lasciano il palco.
Le sagome scure dei componenti della band si stagliano contro le luci, creando un contrasto di luci e ombre che forse non avrà reso molto felici i fotografi sottopalco, ma ha sicuramente rappresentato quello che è lo stile dei Pendulum: rimanere in ombra, fare in modo che la protagonista indiscussa sia la musica. Ipnotici, convincenti e abili performer, attraggano l’attenzione dal primo istante e la verità è che non hai scampo, vieni inghiottito senza che tu possa farci nulla nel vortice Pendulum.
La sperimentazione come segreto del successo dei Pendulum
Ciò che negli anni ha differenziato i Pendulum nel panorama della musica rock ed elettronica, è il fatto che i membri della band siano degli insaziabili sperimentatori, sempre pronti a mettersi in gioco con nuovi strumenti e nuovi generi. Questa sperimentazione può essere rischiosa, ma non se alle spalle si ha una conoscenza musicale e una cura per i dettagli come la loro.

Batteria, basso elettrico, chitarra, sintetizzatori, tastiere elettroniche, texture sonore ed effetti da brivido: questi sono gli ingredienti fondamentali a cui si aggiunge la creatività e la sperimentazione di cui parlavamo sopra e il risultato è un successo globale, che li ha portati fin dai primi anni 2000 alla conquista di palchi internazionali e li rende ancora oggi una delle band più ascoltate, dagli amanti dell’elettronica, del rave rock, del punk, del metal ma più semplicemente dagli amanti della buona musica.
Nel 2024, per l’uscita del brano di apertura del concerto, Napalm, Ron Swire – cantante polistrumentista nonché frontman dei Pendulum – aveva ammesso in un’intervista che loro non vogliono essere catalogati:
“So che la drum ‘n’ bass sta vivendo un nuovo momento e continuiamo a sentire tutti i tipi del nostro team di lavoro che ci dicono: ‘Dovete unirvi a noi e iniziare a fare un po’ di D&B che si adatti al set di Hedex’, ma è proprio l’ultima cosa che voglio fare. Mi sento più a mio agio quando siamo a metà strada tra due mondi. Appena diventa troppo metal o troppo D&B, allora inizio a sentirmi a disagio. Il mezzo è la zona perfetta per noi.”
E aggiunge che la loro ricerca musicale non è mai terminata e probabilmente mai lo farà:
“Ho la sensazione che dal 2006 stiamo cercando di raggiungere un certo sound che non abbiamo mai del tutto perfezionato. Anche chi ci ha messo sotto contratto lo ha detto, inizialmente. Ha detto: ‘State cercando un sound che non avete mai raggiunto del tutto’. All’inizio ho pensato: ‘Vaffanculo’, ma più ci penso e più sono d’accordo. È fantastico, perché hai bisogno di qualcosa a cui puntare.”
Questo non volersi omologare ad alcun genere e farsi guidare dalla potenza della musica è emerso osservando il pubblico ieri sera. Si è passati dal pogo alle braccia alzate, fino ad arrivare ad un mood da rave party, con persone che ballavano e ondeggiavano a tempo di musica.
Da una pausa di cinque anni a tre album di successo
Nel 2011 i Pendulum sembravano essere giunti al capolinea, più interessati a proseguire in solitaria il loro percorso musicale. Ma così non è stato – per fortuna – e sono tornati con nuova musica che non solo è risultata essere all’altezza dei capolavori precedenti, ma ha anche aggiunto qualcosa di nuovo rispetto agli album precedenti. Ne sono un esempio Elemental e Anima, usciti tra il 2020 e il 2023.
Con Napalm, invece, la band ha anticipato l’uscita di Inertia, dando un retrogusto più metal al nuovo album, sapore confermato anche dal rilascio del secondo singolo: Save the cat. Ma l’esperimento, come sempre, è stato ben dosato. Ecco perché all’interno dell’album troviamo singoli più aggressivi come Save the cat, Napalm e Cannibal bilanciati da singoli come Archangel, Come Alive e Nothing for free, che ricordano le sonorità di The Island e Witchcraft, i due brani che hanno sancito il loro successo internazionale nel 2010 e hanno reso l’album Immersion tra i più emblematici della band.
La giusta misura che non annoia mai, la sperimentazione fatta da chi di musica ne sa, la voglia di mettere sempre al centro la musica e creare universi in cui poter trascinare le persone: tutto questo è il mix perfetto, la benzina che alimenta i Pendulum, e sarà sempre il segreto del loro successo. L’accurato bilanciamento di cui, proprio ieri sera, ci hanno regalato l’ennesimo assaggio.
Ringraziamo Jacopo Casati e tutto il team di MC2 Live per averci permesso di essere presenti all’evento.
Articolo a cura di Alessia Barra
Photo Credits: Michele Aldeghi MC2 Live
