Sabato 1 marzo 2025, il CAP10100 di Torino si è trasformato in una dimensione parallela grazie al live set di Halina Rice, artista londinese che ha conquistato il pubblico con un’esperienza audiovisiva totale. Un sold out annunciato, un pubblico in trepidante attesa e un viaggio sensoriale che ha superato ogni aspettativa: l’evento, organizzato in collaborazione con Basemental, è stato molto più di un concerto, è stato un’immersione in un mondo in cui musica, immagini e luci hanno plasmato la realtà.
Per chi ancora non la conoscesse, Halina Rice è una delle voci più interessanti della musica elettronica contemporanea. La sua arte non si limita a produrre suoni, ma costruisce vere e proprie scenografie digitali, trasformando i suoi live in esperienze sinestetiche. Il suo stile mescola ambient, IDM e sperimentazione sonora, attingendo a influenze che vanno da Aphex Twin a Rival Consoles, da Amon Tobin ai Radiohead più elettronici.
Il suo album Elision e il più recente Evolve sono testimonianze della sua continua ricerca sonora: bassi potenti, synth eterei e melodie frammentate si intrecciano in composizioni che sembrano raccontare storie di mondi distanti, tra tecnologia e introspezione. Ma è nei live che Halina raggiunge la massima espressione del suo talento, creando un connubio perfetto tra musica e arte visiva.
Quando le luci del CAP10100 si abbassano e il primo suono si diffonde nell’aria, il pubblico trattiene il fiato. Poi, un’esplosione di bassi pulsanti e visual ipnotici proietta tutti in un universo parallelo. Halina, nascosta tra le ombre e le luci strobo, non è al centro del palco: al centro ci sono la sua musica e le sue proiezioni, proprio come lei stessa sottolinea:
“Non sono io la protagonista del live, ma la mia musica e le mie proiezioni.”
Le installazioni luminose, curate nei minimi dettagli, si sincronizzano perfettamente con ogni beat, creando un gioco di chiaroscuri e geometrie digitali che avvolge il pubblico. Le frequenze basse vibrano nelle pareti e nei corpi, mentre melodie spaziali e ritmiche spezzate si alternano in un crescendo di energia.
Il pubblico torinese, famoso per il suo calore, non smette un attimo di ballare. C’è chi si lascia trasportare ad occhi chiusi, chi salta in trance ritmica, chi osserva ipnotizzato le immagini che scorrono sui maxischermi. Halina sembra percepire questa energia e la restituisce amplificata: i suoni si fanno più intensi, le luci più frenetiche, il ritmo incalzante.
A fine serata, con ancora il battito accelerato e le immagini impresse nella mente, il pubblico esplode in un applauso fragoroso. Halina sorride e prima di lasciare il palco dice:
“Il pubblico di Torino è veramente caldo.”
Il liveset di Halina Rice al CAP10100 è stato un’esperienza immersiva e futuristica. Un evento che ha dimostrato come la musica elettronica possa essere tangibile, un’onda d’urto capace di plasmare lo spazio e il tempo.
Il pubblico torinese ha risposto con passione, confermando che Torino è sempre più un punto di riferimento per la scena elettronica internazionale. Halina Rice, con il suo mix perfetto di musica, arte e tecnologia, ha lasciato un segno indelebile.
Nel buio del CAP10100 riecheggiano ancora i suoni di Halina Rice. E chissà quanti, stanotte, continueranno a ballare nel loro sogno elettronico.
—————————————————————————————————————
On Saturday, March 1, 2025, CAP10100 in Turin transformed into a parallel dimension thanks to the live set of Halina Rice, a London-based artist who captivated the audience with a total audiovisual experience. A sold-out event, an eager crowd, and a sensory journey that exceeded all expectations: organized in collaboration with Basemental, this was much more than just a concert—it was an immersion into a world where music, visuals, and lights reshaped reality.
For those unfamiliar with her, Halina Rice is one of the most intriguing voices in contemporary electronic music. Her art goes beyond sound production—she constructs digital scenographies, turning her live performances into synesthetic experiences. Her style blends ambient, IDM, and sonic experimentation, drawing influences from Aphex Twin, Rival Consoles, Amon Tobin, and the more electronic side of Radiohead.
Her album Elision and her most recent work, Evolve, are testaments to her relentless sonic exploration: deep basslines, ethereal synths, and fragmented melodies weave together to tell stories of distant worlds, somewhere between technology and introspection. But it is in her live performances that Halina achieves the full expression of her talent, creating the perfect fusion of music and visual art.
As the lights at CAP10100 dim and the first sound fills the air, the audience holds its breath. Then, an explosion of pounding bass and hypnotic visuals transports everyone into a parallel universe. Halina, hidden among shadows and strobe lights, is not at the center of the stage—her music and projections are, just as she herself emphasizes:
“I am not the protagonist of the live show; my music and projections are.”
The intricately designed lighting installations synchronize perfectly with every beat, creating a play of light and shadow, digital geometries wrapping around the audience. The deep frequencies vibrate through the walls and bodies, while spatial melodies and fractured rhythms build into an electrifying crescendo.
The Turinese crowd, known for its warmth and energy, never stops moving. Some close their eyes and let themselves drift, others jump into a rhythmic trance, while many are mesmerized by the visuals projected on massive screens. Halina seems to absorb this energy and reflect it back tenfold: the sounds grow more intense, the lights more frenetic, and the rhythm more relentless.
At the end of the night, with their hearts still racing and vivid images imprinted in their minds, the crowd erupts into thunderous applause. Halina smiles and, before leaving the stage, says:
“The Turin audience is truly passionate.”
Halina Rice’s live set at CAP10100 was an immersive and futuristic experience. An event that proved how electronic music can become tangible, a shockwave capable of shaping space and time.
The Turinese audience responded with pure passion, reaffirming that Turin is becoming an essential hub for the international electronic music scene. With her perfect blend of music, art, and technology, Halina Rice left an indelible mark.
In the darkness of CAP10100, Halina Rice’s sounds still echo. And who knows how many, tonight, will continue to dance in their electronic dream.
SETLIST