GHIGO RENZULLI LIVE AL LEGEND CLUB MILANO
sabato 8 febbraio 2025
Il chitarrista rock presenta “Dizzy”, il nuovo capitolo del suo progetto “No Vox“.
“DIZZY”, il secondo album strumentale di Ghigo Renzulli, è un viaggio musicale intenso e coinvolgente che riflette tutte le sue ispirazioni culturali e artistiche. Il titolo, che in inglese significa “vertiginoso” o “che dà le vertigini”, descrive perfettamente l’essenza dell’album: un percorso sonoro che alterna momenti rilassati e pacati a passaggi forti e potenti, creando un’esperienza musicale ricca di contrasti.
Una delle caratteristiche principali di Dizzy è la straordinaria varietà di melodie, dominate dalla chitarra di Ghigo e arricchite dai contributi di 14 musicisti che hanno partecipato al progetto. Il risultato è un sound ricco e variegato, che rimane però fedele alla cifra stilistica distintiva di Ghigo, il cui tocco ha segnato per decenni l’identità musicale dei Litfiba.
Spiega l’artista a proposito della nuova release: “DIZZY in inglese significa ‘vertiginoso’, che da le vertigini ed è l’aggettivo perfetto per definire il viaggio musicale di quest’album, il secondo di studio del mio progetto strumentale. Tutte le mie ispirazioni musicali e culturali sono rappresentate e le atmosfere all’interno del disco passano, in maniera vertiginosa, da momenti rilassati e pacati ad altri forti e potenti, con una grande ricchezza di melodie e un sound ricco e variegato.”
“Durante la lavorazione il disco si chiamava in un altro modo, ‘Sound of joy’, il suono della gioia; con riferimento ad un album di Sun Ra & The Arkestra registrato nel ’56 surfando sull’onda del filone “exotica” in voga quegli anni. Mi sono chiesto: se allora si faceva jazz su ritmi caraibici, perché io non posso provarci io oggi col rock? Detto e fatto”.
“Poi, quando ho composto ‘Dizzy’ l’idea della vertigine che si porta dietro quel termine mi ha fatto modificare tutto all’ultimo istante. Ho pensato, infatti, che ‘vertiginoso’ fosse l’aggettivo giusto per un progetto che racchiude un po’ tutto il mio universo musicale, dal blues al country, un pizzico di jazz, ma anche metal, folk, hard rock. La vertigine è data proprio dal continuo cambio di generi e di ritmi. D’altronde sono sempre stato un grande consumatore di musica e nella mia discografia gli album di Buscaglione o Carosone convivono con quelli di Morricone o dei Sepultura. Da compositore penso di dover essere così e lasciare i paraocchi agli altri”.
Sul palco del Legend Club di Milano, Ghigo si è presentato con il validissimo supporto di Richard Nielsen Cocciarelli alla batteria, Mauro Lallo al basso, Fabrizio Simoncioni alle tastiere.
Ringraziamo lo staff del Legend Club e Filippo Puliafito per il graditissimo invito.
Foto reportage della serata a cura di Ferdinando Bassi.