EMMA NOLDE in concerto a Roma – Il tempo tra l’esibizione e l’inchino

Ieri sera, il Monk di Roma ha ospitato un’esibizione straordinaria di Emma Nolde, una delle voci più promettenti della musica italiana contemporanea.

La serata è iniziata con due talentuose artiste: Orelle e Ava Alami, che hanno avvolto il pubblico nel loro universo sonoro suggestivo. Con le loro voci eteree hanno creato un’atmosfera intima che è stata una perfetta introduzione all’esibizione di Emma.

Dopo un lungo tour che l’ha vista protagonista sui palchi dei festival estivi, l’artista toscana ha presentato il suo nuovo spettacolo, accompagnata da  Marco Pizza Martinelli alla batteria, Francesco Panconesi alle tastiere e al sassofono, Andrea Beninati al violoncello, basso e percussioni. La presenza della band ha ontribuito ad arricchire il suo universo visivo e sonoro. Il concerto ha offerto un assaggio di Nuovospaziotempo, il suo terzo album, uscito pochi. mesi fa per Carosello Records, e che ha segnato una nuova fase della sua carriera.

Nata in Toscana nel 2000, Emma ha fatto il suo esordio con Toccaterra, un album che ha conquistato la critica e l’ha catapultata, a soli 19 anni, tra le grandi promesse della scena musicale italiana. Finalista al Premio Tenco come “Opera Prima”, quel debutto è stato solo l’inizio di una carriera che non ha fatto altro che crescere.

Nel 2022 ha pubblicato il suo secondo album Dormi, un lavoro che l’ha vista collaborare con il conterraneo Francesco Motta, consolidando la sua posizione tra i progetti più interessanti della musica italiana contemporanea.

A confermare ulteriormente il suo talento, nel novembre 2024 è arrivato Nuovospaziotempo, un concept album che include collaborazioni con artisti come Niccolò Fabi, Mecna e Nayt, acclamato sia dalla stampa che dal pubblico.

L’evento è stato straordinario sotto molti aspetti: il pubblico non ha solo vissuto il consueto viaggio musicale di Emma, che spazia dal cantautorato classico al rock alternativo, passando per l’elettronica e il rap, in un mix originale di influenze che ne definiscono l’identità sonora.

Un concerto memorabile, quello di ieri, che non è stato solo un’esperienza sonora, ma anche emotiva, grazie alla capacità di Emma di mescolare elementi diversi in modo personale e innovativo. I testi dal vivo risuonavano nella loro pienezza, trasportando il pubblico in un vortice di poesia e sincerità, con un’intensità evidente e tangibile a tutti.

Non solo la sua voce, ma anche il suo approccio artistico, ampio e senza compromessi, ha conquistato la scena, confermando la sua unicità, una fragilità che diventa forza.

Per l’occasione, Emma aveva invitato il pubblico a venire mascherato, o indossando qualcosa che solitamente non avrebbe avuto il coraggio di mettere. Lei e la band sono saliti sul palco in costume, dichiarandosi “le quattro persone più timide dell’universo”, ma con la voglia di fare cose nuove, di sentirsi liberi di essere se stessi. Mascherarsi per togliere le maschere che normalmente indossiamo, anche inconsapevolmente. Un invito a superare i propri limiti e a scavalcare la vergogna.

A differenza di altri concerti, abbiamo visto un’Emma Nolde più spigliata, non più immobile dietro le tastiere e la loop station, ma pronta a imbracciare la chitarra e a cavalcare il palco come una vera rockstar.

Lo show si è aperto con Intro, per poi esplodere con l’energia di Pianopiano!, che, grazie al gioco di luci e ritmo, ha subito coinvolto il pubblico, creando un’atmosfera densa di emotività e vitalità.

La scaletta, pur essendo centrata sul nuovo album, ha alternato sapientemente i diversi umori dei brani, passando dai momenti più intimi a quelli più ritmati, con estratti anche dai lavori precedenti.

Con questa esibizione, Emma ha dimostrato una notevole maturità artistica, accompagnata da una creatività senza confini. Dal narrare storie personali in modo coinvolgente, è passata ad affrontare temi più ampi, offrendo riflessioni sulla nostra epoca, con testi che si rivelano vere e proprie perle di sensibilità.

Emma è una musicista, autrice e cantante che poco si preoccupa della forma perfetta, preferendo lasciare che anche le sbavature nel sound raccontino una verità più autentica, in un’epoca in cui molte canzoni sono confezionate alla perfezione. Il suo è un involucro minimale, ma ricco di sostanza.

Un esempio di questo è stata la versione elettronica e potente di Berlino, che ci ha trasportato altrove, segnando lo spartiacque tra la prima e la seconda parte del concerto. Non sono mancati momenti di grande intensità, come con Storia di un bacio, Dormi, Universo Parallelo, Sirene e Te ne sei andata per ballare, quest’ultima dedicata alla sorella. Nonostante la giovane età, Emma ha una penna precisa che riesce a suscitare grandi emozioni con un pathos straordinario.

Cresciuta ascoltando pop, rap e i grandi cantautori, ha sempre citato Niccolò Fabi come una delle sue fonti di ispirazione. Un aneddoto raccontato sul palco vuole che Emma abbia conosciuto Fabi proprio al Monk, scorgendolo tra il pubblico durante uno dei suoi concerti. E qualche anno più tardi, dopo aver aperto il concerto del trio al Circo Massimo, è arrivata la collaborazione con il cantautore romano, che ha scritto e cantato con lei Punti di vista.

E visto che il concerto di ieri era davvero speciale, Fabi è salito sul palco per esibirsi con lei. Un altro duetto inedito è stato quello con un giovane rapper romano, che le ha scritto delle barre e gliele ha inviate via DM. Emma, che ha un legame profondo con il suo pubblico, lo ha fatto salire sul palco per esibirsi con lei in Punto di Domanda, in una versione nuova, naturale e spontanea, come se si conoscessero da sempre.

Le sue scelte artistiche, il suo stile narrativo e persino il linguaggio – quelle parole tutte attaccate, ormai il suo marchio di fabbrica – la rendono una figura dalla personalità definita, che non è più solo una giovane promessa, ma una realtà consolidata della nuova scena musicale italiana.

Nel bis, non sono mancati i brani che l’hanno fatta conoscere e amare, come Toccaterra e Nero ardesia, e il pezzo che sta facendo crescere il suo pubblico, grazie alle frequenti rotazioni radiofoniche: Sconosciuti.

A chiudere la serata, l’unica cover della serata, che ha anche svelato la provenienza dei suoi abiti (rigorosamente courtesy of sua zia): una versione bellissima de Il costume da torero di Brunori Sas, interpretata con grande intensità dalla voce unica di Emma Nolde.

Un’esibizione che rimarrà nella memoria, donando una forte sensazione di speranza verso un futuro che, seppur incerto e apparentemente già scritto, sta invece aprendo spiragli di poesia e ribellione gentile. I nuovi eroi rivoluzionari hanno la faccia pulita di chi ha fatto della fantasia l’arma migliore, non per cambiare il mondo, ma per proporne uno nuovo, su misura per chi sa ancora sognare.

Questa sera siamo rimasti a terra, sotto palco, a guardare una stella.

“C’è chi come noi pensa diverso, chi non vuole partecipare

Chi come noi vuol essere diverso, quindi essere normale

C’è chi vuole salire arrivare alle stelle

E c’è chi come noi preferisce guardarle”

Articolo e foto di Ginevra Baldassari

I nostri più sentiti ringraziamenti a Giorgio Castelli del Monk e a Locusta Booking

 

 

 

 

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