Differènce, a dirty pop duo for a one concept of sound

Autore: Differènce (a dirty pop duo)
Album: Effecinque
Ufficio stampa: Sporco Impossibile

Differènce , uno sporco (musicalmente, s’intende) duo composto da un ricercatore precario e da un fonico. Un gruppetto che cala l’asso con un album autoprodotto, Effecinque, scritto e mixato in casa con passione e umiltà genuina. Un concept cercato su in idea chiara: la difficoltà di accettare pensieri e parole legate al cambiamento imposto dalla fine di qualcosa.

Tutto chiaro sin dalla titletrack, che ci mette dinanzi alla forza espressiva fatta di batteria e chitarra, con doppia voce che pone dinanzi a tutto un ritornello che mi rimette in linea con vecchi ascolti stile Altro e affini. Sanguinanti riff tra stoner e blues rock completano una caccia al suono pericolante e semplicemente vivo, fatto di ricordi personali e attenzione per se stessi. In Come ti diverti tu la bicicletta diventa lo spazzolino di Sfortuna, canzone dei Fine before you came che come il brano dei Differènce ha il pregio di farci tornare menti relazioni terminate e andate chissà dove. Il duo, composto da Maurizio Lollobrigida e Enrico Strina, picchia duro e ricorda i Bud Spencer Blues Explosion in Lenzuola, consacrando il verbo italiano e il loro amore per i Weezer. Effecinque è comunque un album pieno di altri riferimenti, che si fanno più melodici in Formatore, brano che ha il pregio di cercare una linea con certe tensioni sociali tipiche dei giorni nostri. Si parla di illusioni e formazione fasulla, senza peli sulla lingua e false retoriche prese di posizione. Divertente e sbalorditiva è invece Esiziale, attaccata a ruvidità e spoken word, ma con una carica lo fi che suona la carica creativa di due ragazzi che hanno già prodotto tre Ep.
Non aprite quella bocca è spalmata su un tappeto blues rock che mischia Black Keys e Jumping the shark, tutti gruppi di due soldati musicali che fanno per cinquanta. Ma i Differènce vogliono anche rimarcare la loro differenza, aprendo a ruvidità molto ben arrangiate (Le stanze) e a molti pensieri personali. Non dimenticateli, stavolta, altrimenti vi verranno a prendere.

Testo a cura di Andrea Alesse

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