Bullet For My Valentine all’Alcatraz di Milano per l’unica data italiana

Era da molto che i Bullet For My Valentine non passavano dall’Italia.
Era stata annunciata la loro presenza al Sonisphere Festival a Roma quest’estate, ma poi la band si ritirò dal cartellone tra la gioia dei metallari duri e puri, finchè, qualche giorno dopo non venne annunciata questa eccellente data con di supporto Killswitch Engage e Cane Hill.
Questa di Milano è la prima e vera propria data in supporto a Venom, il loro quinto disco in studio uscito nell’agosto 2015.

Causa un set troppo breve e l’inizio fissato per le ore 19:00 mi perdo completamente il quintetto americano Cane Hill e arrivo appena in tempo per i Killswitch Engage che neanche sei mesi prima si esibivano sullo stesso palco della città meneghina ma quella volta in veste di headliner di una bellissima giornata all’insegna del metalcore (qui l’articolo di quella eccellente serata).
Anche se questa volta gli occhi non sono tutti per loro, il quintetto americano non si lascia intimorire e sfodera un ottimo set che li impegna per poco meno di sessanta minuti.
Scaletta molto simile alla precedente che però mischia le canzoni lasciando invariati i grandi classici (My Curse, My Last Serenade) e ripropone le stesse canzoni del loro ultimo album Incarnate per RoadRunner Records.

Un lungo cambio palco svela la semplice ma tanto spettacolare scenografia della band inglese Bullet For My Valentine che come un rullo compressore scarica tutta la loro potenza verso il migliaio di giovani accorsi ad ascoltarli.
V e No Way Out sono i primi della manciata di brani estratta da Venom, difatti il disco più suonato della serata sarà The Poison (4 Words e Her Voice Resides), senza però nulla togliere a canzoni come Scream Aim Fire e The Last Fight che dal vivo fanno sempre la loro ottima figura.
Lo stile elegante e classico di Matthew Tuck e soci è decisamente in contrasto con il loro metal che varia tra contaminazioni trash e metalcore.
Pochi i minuti di pausa che la band si concede, il più lungo è quello che poi vedrà le ultime battute di scena con Hand Of Blood e l’attesissima Tears Don’t Fall.

Una performance di carattere da parte dei giovanissimi gallesi che senza molte pretese, escono vittoriosi dall’arena milanese.

Ringraziamo Vertigo per il gentile invito.
Testo e fotografie a cura di Stefano Cremaschi.

Bullet For My Valentine

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Killswitch Engage

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