Un racconto di emozioni: Bubble Blower è il primo album dei Big Whales

Autore: Big Whales
Album: Bubble Blower
Booking: A Buzz Supreme

Bubble Blower, letteralmente bolle di sapone, è un’opera di un trio chitarra basso e batteria al primo giro di valzer. Sono i Big Whales E il primo lavoro suona proprio così, come delle grandi balene che è impossibile contenere in bolle di sapone, così come l’instabilità emotiva e l’indecifrabilità della vita non lasciano sconti a nessuno. Meglio rispondere con dieci tracce articolate in un alt –rock educato e con scrittura diretta e cantato in inglese. Trame sonore aggrappate ad un songwriting che è figlio di un’identità ricercata in studio e volutamente soft rock, con accenni di realtà gravitanti in orbita etichetta Sub Pop.
Una forma canzone che non bada a spese e ambisce a diventare matura dietro un supporto ritmico sempre adeguato, per segnare il passo con brani di durata non effimera come As a Whirl, in cui sonorità grunge di Seattle memoria agganciano un cantato indie dedito alla voce sonnolente. Già con Broken Mirror, la prima canzone, riconoscevamo comunque ai Big Whales un’anima soul, poi pronta a prendersi le proprie responsabilità da rocker nella canzone omonima costruita su un riff duro che poi incrocia archi di sottofondo, come in un arrangiamento sonoro degli altrettanto bravi compatrioti Out of Place Artifacts.
In To Hide si masticano invece sprazzi psichedelici che aprono anche all’utilizzo di sonagli per comprimere l’atmosfera, resa poi molto vicina ai Turin Brakes in Additive e il suo no coming back ripetuto. I tre amici si divertono e tramano addirittura dietro qualche colpo di stoner aiutato da toni di chitarra che virano verso il basso in un volo multiforme. Per gli amanti di ballad senza tempo e destinazione, con effetti vocali e dolcezza, ecco poi Tracks you, in cui c’è spazio per immaginarsi in un girotondo folk rock dietro accordi di Yuppie Flu.
Ricordiamoci però che i Big Whalesr hanno sempre una spinta cantautorale nel motore, condita da una canzone, Blurred, che ama districarsi nelle trame emotive di un gruppo talentuoso e spinto dalle buone maniere di mischiare rock melodico e altre passioni.

Andrea Alesse

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