Il 9 maggio uscirà 21st Century Fiction, il quarto album della rock band britannica The Amazons che sancisce un nuovo inizio per il gruppo
Vivere la propria vita, essere al timone senza farsi trascinare dalle correnti che tentano di prendere il sopravvento, diventa più difficile crescendo. Tutto cambia e spesso questi cambiamenti ci disorientano e ci fanno chiedere: “E adesso?”
Qualcosa di simile è accaduto anche ai The Amazons che, dopo aver snocciolato tre album finiti nella Top 10, hanno perso il batterista nonché membro fondatore Joe Emmett. Così i progetti sono saltati, l’album che stava per vedere la luce spodestato da questo nuovo quarto album, probabilmente inatteso e frutto di un’ esigenza più urgente e personale dettata da questo forte cambiamento degli equilibri della band.
Finzione e false promesse
Living a Lie, singolo di apertura dell’album, è stato il carburante in grado di mettere in moto il quarto album che, come dice Matt Thompson – frontman della band – nasce dalla “frustrazione di trovarmi in quel posto dove i miei 20 anni stavano finendo, chiedendomi sempre cosa mi sarebbe aspettato dopo, rimproverandomi di non essere all’altezza.”
Thomposon, infatti, immaginava che, una volta arrivato ai 30 anni, avrebbe avuto una casa e una sicurezza economica, che sarebbe stato in perfetta forma e con l’aspetto che desiderava dopo molto impegno per prendersi cura del suo fisico. Pensava che si sarebbe avvicinato all’ideale di uomo stoico, sexy ed elegante. Ma così non è stato.
Tutti noi ci aggrappiamo a false promesse per il nostro futuro, per poi capire che spesso non sono realizzabili, che forse inseguiamo un’ideale di perfezione destinato a non essere mai raggiunto.
“Siamo dei ragazzi degli anni ’90, gli ultimi figli del XX secolo. Ed essere figli del XX secolo ha portato con sé una visione del mondo su come sarebbe stata l’età adulta nel XXI secolo. Aspettative di progresso e mobilità sociale, ma in realtà eravamo seduti in poltrona. Mi sembra però che ci sia una resa dei conti culturale in corso, ci sono nuvole temporalesche”
Tra false promesse e apparenza, il presente scorre via senza rispettare il ritmo che cerchiamo di dargli e senza condurci dove vorremmo essere. In poche parole? Viviamo la finzione che suggerisce il titolo dell’album.
21st Century Fiction: influenze, curiosità e data di uscita
Rivisitare le ambizioni e le aspirazioni ha creato l’universo sonoro di ‘21st Century Fiction’, tra i classici rock degli anni ’70, l’alt-rock degli anni ’90 ed una sana dose di cinema americano e di Hans Zimmer. Il disco spazia dal grunge di ‘Night After Night’ al blues scatenato di ‘Love Is A Dog From Hell’, entrambi diretti da Catherine Marks negli iconici Real World Studios di Peter Gabriel, una reunion con la produttrice dei primi due album di The Amazons che, da allora, ha vinto il suo primo Grammy dopo aver prodotto ‘The Record’ dei boygenius.
L’album arriva poi al rock-noir di ‘Pitch Black’, al ringhio di ‘Wake Me Up’ che ricorda Jack White, fino all’hard rock di ‘Jou Bought A Gun’. Alla produzione, per la maggior parte del disco, Pete Hutchings (Foals, Royal Blood, Gang Of Youths) che realizza una trionfante ‘My Blood’, in collaborazione con Mike Kerr e Ben Thatcher (alla batteria) dei Royal Blood.
L’album vedrà la luce il 9 maggio, manterrà quella nota aggressiva tipica dei The Amazons, ma sarà un album più introspettivo, dettato dall’urgenza di rompere il velo di finzione che ci avvolge e ci impedisce di vedere la vita per quello che è: un tentativo di calarsi in una parte che, in fondo, non sentiamo mai davvero nostra ma scritta da qualcun altro.
The Amazons: storia e carriera

La band britannica è nata nel 2014 e l’album omonimo di debutto, uscito nel 2017, si è guadagnato in poco tempo l’ottavo posto nella UK Album Chart. Ad oggi, ne fanno parte Matt Thompson (voce e chitarra), Chris Alderton (chitarra) ed Elliot Briggs (basso).
Considerati dalla critica fin da subito come una delle band esordienti più promettenti, continuano a collezionare singoli e album di successo, cominciando ad affacciarsi al grande pubblico in qualità di opening art per i Muse, Greta Van Fleet, Royal Blood e molti altri.
The Amazons in Italia: le due date del tour
- 15 luglio, Pistoia Blues Festival
- 16 luglio, AMA Music Festival
Grazie a Ja.La Media Activities per averci dato l’opportunità di ascoltare l’album in anteprima. Dopo averlo fatto, possiamo dirvi con certezza che questo quarto nuovo anno saprà conquistarvi con le sue 13 tracce, sancendo una presa di direzione coerente ma nello stesso tempo innovativa per la band inglese.
Articolo a cura di Alessia Barra