La genuinità dei The Pains of Being Pure at Heart sul palco del Locomotiv di Bologna

Ci sono serate che vorresti tutto tranne che uscire di casa.
Il lavoro, la vita quotidiana e tutto il resto sono fonti di stress incredibili e se poi ci si mette anche il tempo, la voglia si riduce a meno di zero. Per fortuna in soccorso arriva sempre la musica.

Riecheggia ancora nelle mie orecchie lo Shoegaze dei Slowdive di sabato scorso che la mia macchina in pura autonomia, mi porta ancora al Locomotiv di Bologna per andare ad ascoltare i The Pains of Being Pure at Heart. 
Il gruppo che viene dall’Oregon esordisce nel 2007 con un EP autoprodotto di cinque tracce. Successivamente vengono contattati dall’etichetta della Cloudberry, che ripubblica l’EP. Dopo qualche mese esce l’EP Higher Than the Stars.
Nel 2010 il gruppo pubblica altri due singoli, che fanno da preludio al successivo album, un anno dopo esce Belong(Slumberland/Play It Again Sam), secondo LP del gruppo che, per questo lavoro, si avvale della collaborazione di Flood e Alan Moulder, rispettivamente alla produzione e al mixaggio. Nel 2014 esce il loro terzo album Days of Abandon ma è con The Echo of Pleasure del 2017 che tornano prepotentemente alla ribalta della scena indie americana ed europea.
In The Echo of Pleasure, Kip Berman riporta dietro le manopole del mixer Andy Savours (già produttore di My Bloody Valentine e The Killers), e dà vita a nove tracce che regalano momenti di pura vitalità e atmosfere più malinconiche e pensose rispetto ai suoni a cui la band ci aveva abituato. Un album più maturo in cui la chitarra lascia spesso il ruolo fondamentale ai synth più oscuri.

I The Pains of Being Pure at Heart arrivano in Italia per due date esclusive a Bologna e Milano, nella formazione che comprende il chitarrista Christoph Hochheim (ex Depreciation Guild), Jacob Danish Sloan al basso, Chris Schackerman (ex membro di Literature e Mercury Girls) alla batteria e alle tastiere Jess Rojas.
Il locale bolognese non è proprio pieno come sabato scorso, ma a volte il calore che da la musica stessa è maggiore di quello che puo’ creare un locale pieno.
Partono subito con My Only dal disco The Echo of Pleasure e si nota come Kip sia in forma smagliante, look in perfetto stile americano, un pò hipster un pò trasandato che ricordano alla lontana quel Brian Fallon dei Gaslight Anthem.
La Fender di Kip è una cosa unica con lui, la maltratta di continuo per tutti i brani tranne quando la accarezza dolcemente durante i ritornelli. La voce del ragazzo originario del Pacific Northwest ricorda molto più gli Smith, i Nada Surf o il Billy Corgan dei Smashing Pumpkins, mentre quella del cantante dei Gaslight anthem è molto più hardcore.
Come ho già descritto il disco uscito nel 2017 li ha definitivamente rilanciati, ma dal vivo cercano di far felici i vecchi fans visto che suonano ben 7 brani del loro disco omonimo del 2009.

Brani come A Teenager In Love, Come Saturday o  Higher Than The Stars fanno proprio impazzire una bella fetta di pubblico. Dei tre brani scelti dal nuovo disco Everything With You anticipa la classica fine del concerto che avviene con The Pains of Being Pure at Heart.
Una breve pausa ed ecco Kip salire senza band per suonare una canzone in solitaria per poi concludere con This Love Is Fucking Right! e Belong. Un’altra assonanza con Brian Fallon è la genuinità con cui Kip svolge il suo lavoro, neanche il tempo di appoggiare la sua chitarra che si fionda al merch per fare foto e autografi con tutti.

E’ amore, amore per la musica, quello che caratterizza il lavoro dei The Pains of Being Pure At Heart. Dalle origini come band radicata nello stile della musica indie C-86 fino alla sua attuale dimensione da Alternative Rock anni ‘90, ripercorrendo la storia della musica alternativa tra gli ‘80 e i ‘90 in America.
Un concerto intimo, emozionante e molto bello dove ho riscoperto l’amore per quel rock che piano piano sta tornando in auge in attesa del ritorno dei Smashing Pumpkins che avverrà proprio nel 2018.

SETLIST:
My Only
Heart In Your Heartbreak
The Body
Simple and Sure
Anymore
Higher Than The Stars
Come Saturday
A Teenager In Love
Eurydice
When I Dance With You
Until The Sun Explodes
Young Adult Friction
Everything With You
The Pains of Being Pure at Heart
Encore:
(inedito) (Kip solo)
This Love Is Fucking Right!
Belong

Un ringraziamento particolare a DNA concerti e allo staff del Locomotiv di Bologna per il gentile invito.
Foto e testo di Carlo Vergani

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