Gli Stereophonics scaldano la serata milanese del Fabrique

Lunedì 5 è stata una giornata tipica di un inverno milanese: piovosa, umida, grigia, uggiosa. Riassunta nelle parole di ringraziamento di Kelly Jones al pubblico stipato nella platea del Fabrique era il tipico “fucking monday“, non esattamente un giorno da concerto rock.

Gli Stereophonics sono uno di quei gruppi che meriterebbero un pubblico ben più ampio alle nostre latitudini con una carriera lunga almeno 20 anni ed una serie di dischi pieni di canzoni ben costruite, arrangiate e suonate oltre a 5 consecutivi album al numero 1 in Inghilterra. Sono una delle band gallesi di maggiore successo di tutti i tempi.

Kelly Jones mantiene ancora una voce con la quale potrebbe cantarvi la lista della spesa alla Esselunga e farvi provare i brividi lungo la schiena per il resto della serata!

I nostri 4 gallesi hanno però fatto di tutto per farci dimenticare il tempo con due ore di concerto belle tirate, 24 canzoni di cui una buona metà pescate dagli ultimi 3 dischi partendo con Chances are e concludendo con il super classico Dakota.

Pubblico caldo e partecipe, a volte entusiasta come nel cantare Maybe Tomorrow, sicuramente soddisfatto al termine della performance.

Ringraziamo Live Nation e Indipendente per il gradito invito Stampa ed il Fabrique per la consueta ospitalità.

Testo a cura di Valerio Marani (nostro abituale inviato fotografo per la Svizzera). Foto gentilmente concesse dall’amico Raffaele Della Pace

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