Soulfly: le fotografie del concerto di Milano

è alla vigilia del ventennale del leggendario “Roots” dei Sepultura che Max Cavalera si accinge a calcare il minuscolo palco del Tunnel Club di Milano.

Gli anni sono passati e l’ideatore del sound di quel disco ha pure cambiato band, di fatti sono i Soulfly a calcare il palco accompagnati dai King Parrot e dalle band dei figli di Cavalera, gli Incite e Lody Kong. Sfortunatamente questi ultimi due me li perdo poichè il concerto inizia troppo presto per qualsiasi lavoratore fuori Milano.

I King Parrot sono una band australiana di chiaro stampo grindmetal. Sfortunatamente il locale è mezzo vuoto quando la band prende possesso palco e il cantante cerca di far di tutto per intrattenere il pubblico mentre il resto della band suona a più non posso la loro musica violenta (eccezion fatta per il bassista che a giudicare dal suo sorriso sornione era perso in qualche droga sintetica).

Un veloce cambio palco permette comunque al locale di riempirsi al limite della capienza per vedere Max Cavalera e soci, eggià, perchè nonostante questa sia una band che ha prodotto più di 10 album, la colonna portante della band è proprio l’ex cantante dei Sepultura. Il tempo è passato e la sua forma fisica non è affatto delle più smaglianti, ma la sua band lo sostiene a pieno grazie ad un Marc Rizzo sempre in ottima forma e alla buona parte ritmica che a questo giro tocca al giovanissimo Zyon Cavalera.
Il resto è il solito tripudio delle “hit” (se così possiamo chiamarle) dei Soulfly, mischiate con alcune perle dei Sepultura: è così che vengono snocciolate Blood Fire War Hate, Seek ‘N’ Strike, Babilon, alcune di nuove canzoni tratte dal nuovo Archangel (Sodomites, We Sold Our Soul For Metal e la title track) mischiate con Refuse/Resist, Arise e Roots Bloody Roots che accende il locale. Prima della chiusura, insieme ad alcuni membri dei King Parrot, viene eseguita Ace Of Spades in ricordo di Lemmy, per poi chiudere con Jumpdafuckup e Eye For An Eye.

Nel ringraziare Live Nation per il gentile invito, vi lasciamo alle fotografie di Stefano Cremaschi che ha scritto anche il testo.

Soulfly

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King Parrot

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