Norah Jones incanta la notte del Vittoriale

24 luglio 2018, ore 21. Una lunga fila di automobilisti sta lottando per entrare a Gardone Riviera, piccolo ma delizioso paese del Lago di Garda. Anche stasera una folla di visitatori anomala si abbatterà su questa cittadina, nota in ogni dove per essere stata eletta a dimora dal poeta Gabriele d’Annunzio. Il motivo è sempre quello: il festival Tener-a-mente, che ogni estate attira al Vittoriale un pubblico numerosissimo, grazie al suo cartellone di artisti di primo piano sia italiani che stranieri.

Dopo la serata speciale di domenica, con Dente (cantautore) e Guido Catalano (poeta), che hanno intrattenuto il pubblico con uno spettacolo misto di teatro, poesia e musica, Tener-a-mente torna alla sua vocazione: i concerti.

Stasera è il momento di Norah Jones, splendida cantautrice e polistrumentista americana, vincitrice di nove Grammy e più volte disco platino.

È una calda sera di fine luglio, conclusione di un giorno particolarmente afoso. Una luna tondeggiante ma non ancora piena splende nel cielo, attorniata da nuvole. Ma non importa che siano pochi gli astri visibili: stasera una grande stella brilla sul palco.

Norah si presenta puntuale alla platea al completo, già seduta al pianoforte quando le luci illuminano il palco. Attacca con Day Breaks, il brano che dà il nome al suo ultimo, splendido album. Dopo il fragoroso applauso del pubblico, l’artista prende la parola: “Grazie. Buonasera”, in un italiano nemmeno troppo accentato, con la voce bassa e profonda.

Questo è un appuntamento imperdibile per tutti i fan della cantautrice americana: Norah sarà in Italia solo per due appuntamenti, Tener-a-mente e il Lucca Summer Festival, nell’ambito del suo tour europeo.

Jones sul palco risplende sia per la sua incredibile voce che per la sua abilità sul piano, a cui dà pieno risalto nei lunghi pezzi strumentali. La cantante nella sua carriera ha voluto sperimentare più stili e generi, dal blues al pop, dal soul all’etnico, ma stasera la sua musica si tinge soprattutto di jazz.

La serata prosegue fra brani recenti (Sleeping Wind) e vecchi successi (Nightingale), mentre il pubblico rimane incantato dalla purezza della sua voce, al punto che spesso non può trattenersi dall’applaudire e gridare la propria gioia prima che il pezzo finisca.

Norah si muove sicura sul palco sobrio (solo gli strumenti e gli artisti), elegante nel suo semplice abito nero. Bastano poche parole (Grazie mille. Thank you.) per stabilire un ottimo rapporto con la platea, che la osserva rapita. Norah abbandona il piano per dimostrarsi anche una talentuosa chitarrista, offrendo al pubblico l’intensità di Black.

Di grande bravura anche i suoi colleghi, Chris Thomas al basso e Brian Blade alla batteria, che la cantante non manca di presentare alla benedizione del pubblico.

Jones si conferma un’artista versatile ed esperta, in grado di spaziare fra brani lenti e malinconici a pezzi più ritmati e dinamici, sempre guadagnando l’applauso e le urla della platea. L’ospite d’onore è il suo ultimo album, ma il pubblico riconosce immediatamente e accoglie con fervore Come Away With Me, canzone che dà il nome al suo primo, incredibile, album (un debutto da 5 Grammy).

Ma ormai il concerto sta volgendo al suo termine. Dopo aver concesso un encore, Norah scende dal palco. In molti rimangono ai loro posti, sorpresi. Non sono nemmeno le undici, davvero l’esibizione è già terminata? Ma le luci che illuminano l’anfiteatro a giorno lasciano pochi dubbi.

Dopotutto non è la quantità, ma la qualità a fare la differenza. Sound intenso, voce cristallina, grande abilità con gli strumenti: è stato un concerto di rara bellezza. Meritatissimo il sold out ottenuto da settimane.

Prossimo appuntamento domani, con Marcus Miller.

Testo a cura di Anna Travagliati, fotografie a cura di Sandro Niboli, si ringrazia Ja-La Media Activities.

 

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