J. Marsala, la recensione

MARSALA

MARSALA

Wallace Records, Brigadisco , DreaminGorialla Records

 

Marsala è il solo prpject di ANDREA j. Marsala, chitarra e voce nel seminale trio The Rambo e ora pronto ad affrontare l’indefinito con un lavoro dalle ottime metabolizzazioni sperimentali. Ambient elettronico e sample lisergici, accanto ad una drum machine che pulsa di sentieri alla Alos Pedretti, il tutto condito con una nota di tastiere e synth che possono arrivare sino in cima al candore folk.

Marsala è un fiume di ambientazioni sonore e energia magmatica che pesca suoni da Everest Magma e giro Boring Machine, ma li mette in circolo con una sua creatura viscerale che fa da contorno a giri cosmici come in Drowing In the void. Pulsazioni strumentali e litanie psichedeliche (Wide open Wound e le su percussioni mediterranee) che accarezzano una strumentazione dedita all’estraniamento positivo dell’ascoltatore. Ritmi ancestrali che sono figli dell’armata da guerra elettronico/noise (sentite anche i Trrma, ora in tour in Giappone) che ora vuole prendersi giustamente i nostri ascolti, dalle periferie sino al centro urbano, per raccontare la dolcezza del suono “altro”.

Marsala è allora anche un sacerdote della distopia, come in The Dystophic Dancer o in Streams of Light, una preghiera atea di 7 minuti e 26 che richiama Mai Mai Mai e il rito come concetto da sostenere con loop stations e armonica. Un disco che apre i confini sonori, per un Marsala che arriva anche con diverse date live:

24/02Lodi

02/03 Castelfidardo, Peyote Press night

03/03 Milano

14/03 Ravenna

 

Andrea Alesse

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