Lo spirito aborigeno di Xavier Rudd sul palco dell’Estragon di Bologna

Con la sua inconfondibile energia magica torna in Italia Xavier Rudd per un incredibile tour di tre date.

Lunedì 8 ottobre si è esibito all’Atlantico di Roma, ieri all’Estragon di Bologna e chiuderò stasera 10 ottobre all’Alcatraz di Milano.

Il nuovo tour di Xavier Rudd avrà come colonna sonora il suo nuovo album:Storm Boy.

Questo nuovo materiale arriva a distanza di 3 anni da Nanna del 2015.

Storm boy è prodotto da Chris Bond (Ben Howard, Tom Speight) e mixato da Tim Palmer (Pearl Jam, David Bowie, U2).

Dal vivo da il meglio di se e  dall’uscita del disco Spirit Bird del 2012, Xavier si è esibito in alcuni dei festival più popolari d’Europa – come Rock Werchter, Hurricane & Southside, Down The Rabbit Hole, Gurten Festival – e ha realizzato degli show sold out all’Electric Ballroom (Londra), al Melkweg (Amsterdam), al Tivoli Vredenburg (Utrecht) e all’Ancienne Belgique (Bruxelles).

Ad aprire il concerto c’è un cantautore sardo :The leading guy.

Simone Zampieri nato a Belluno ma cittadino d’Europa, visto che ha girato a piedi e in autobus, dalla Danimarca alla Turchia – passando e fermandosi, con il cuore e con la musica, in Irlanda.

Il suo folk sembra uscito da vicar street, intenso e coinvolgente.

Considerato uno dei nuovi talenti della musica internazionale, cerca di narrare una “terra promessa” che nella vita è impossibile da trovare.

Dopo lo show dell’artista bellunese ecco giunto il momento del cantante australiano-aborigeno.

Apre con il brano  Honeymoon Bay del suo nuovo album Storm Boy uscito questa primavera .

Non ha con se la sua solita band, ma mentre la canzone prende vita il suono della sua chitarra viene accompagnato dagli altri strumenti.

Le luci sono buie per poi esplodere in mille colori come una vita che nasce e cresce dal nulla .

Xavier passa dalla chitarra acustica al didgeridoo per Rusty Hammer.

Con Come Let Go si siede passa alla chitarra orizzontale e armonica che ricordano molto Ben Harper. 

La band sembra di contorno ma con il proseguire del concerto si dimostrano veramente bravi soprattutto con i pezzi nuovi del disco che non ricordano tanto il reggae surf degli inzi della carriera del cantante australiano, ma più sul folk americano.

Le luci come già detto fanno la voce grossa, inondando tutto il palco di colori creando una atmosfera estiva come se fossimo tutti sulla sabbia a piedi nudi con le luci del tramonto alle spalle. 

Per tutto il concerto Xavier cerca di interagire con il pubblico riuscendoci perfettamente .

Xavier ama l’italia e gli italiani amano lui, vendo tutto il calore che si è sprigionato all’interno del locale bolognese.

Finita la parte folk rock, comincia la parte più reggae surf che l’ha reso famoso in tutto il mondo chiudendo questa sessione con la meravigliosa Follow the Sun.

Seguendo il sole torna per gli encore da solo con la chitarra acustica per poi terminare definitivamente con l’assolo di batteria con dei giochi di luci alle sue spalle che ricreano un  ruggito di leone sovrapposto ad uno sfondo di stelle (la copertina di Storm Boy) .

A parte gli sventolare una bandiera ungherese al posto di quella italiana, è stato un concerto veramente passionale e spirituale . 

Due ore abbondanti di musica e divertimento che hanno fatto tornare l’estate in questo autunno italiano.

Come scritto in precedenza, il mini tour terminerà stasera all’Alcatraz di Milano.

Inizio concerti h. 21 Posto unico in piedi: € 25,00 + prev.

SETLIST:
Honeymoon Bay
Rusty Hammer
(Xavier Rudd & The United Nations song)
Come Let Go
The Mother
Come People / Sacred
(Xavier Rudd & The United Nations song)
Best That I Can
Growth Lines
Storm Boy
Gather the Hands
Breeze
(Xavier Rudd & Izintaba cover)
Walk Away
Bow Down
Flag
(Xavier Rudd & The United Nations song)
Follow the Sun
Encore:
Lioness Eye
While I’m Gone
(Xavier Rudd & The United Nations song)
Spirit Bird

Biglietti disponibili su Vivaticket e TicketoneDiffidate dai canali di vendita non ufficiali.

Un ringraziamento particolare a Barley Arts per il gentile invito

Foto e testo di Carlo Vergani.

Xavier rudd

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The leading guy

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