Ninos Du Brasil al Solar Village Festival del Circolo Magnolia. Il racconto.

Il Solar Village festival è partito ieri al Circolo Magnolia.

Una due giorni in cui il Dude Club e la sua avanguardia music-urbana si trasferiscono in riva all’idroscalo per far viaggiare i presenti tra elettronica, techno e tre postazioni musicali. Il Sonar a Milano, dicono, in una festa che è andata avanti sino a tarda notte, grazie ai ragazzi del Circolo Magnolia e alla loro organizzazione.

Tra volti noti e balli assicurati con l’oscurità spigolosa della dance berlinese e il chiarore della world music, il valore aggiunto al festival, a mio avviso, è stata la presenza dei Ninos Du Brasil, duo eclettico e pieno si energia che sfonda il muro del suono col carioca tribalismo e una performance piena di avanguardismo e forza. Parlo di forza espressiva, chiaramente, con percussioni solide a doppio binario che Nico Vascellari e Nicolò Fortuni suonano senza sosta, senza respiro e con un’attitudine situazionista e di forte impatto.

Che sia su di un palco o in qualsiasi luogo d’arte, i Ninos Du Brasil si mimetizzano dietro le magliette bianche e le grida collettive, con assalti programmati tra il pubblico in stile hc (I with Love il loro gruppo di provenienza, storicamente) e le parrucche che sintetizzano con loro il concetto di festa. Gioiosamente ossessivi e complulsivi, non si fermano mai e poi mai, con basi tra lo sciamanesimo della world music e la voce tirata, a sentenziare un ballo che è un rito collettivo, una festa per tutti, perchè (come dicono loro) tutti siamo Ninos Du Brasil.

Uno show collettivo con le note del loro album Vida Eterna, dunque, con il samba punk di pezzi come Tuppelo e la tetarlità in stile techno, piena di amor proprio e capacità. Vascellari sviene e si rialza, i coriandoli sono lanciati sul pubblico, Segrate come una periferia persa tra le favelas felici e una notte sotto un tetto pieno di pipistrelli.

E’ un rito più che un concerto, una festa di liberazione per lasciarsi indietro il presente arrogante della propaganda e del torpore umano, che oggi vanno per la maggiore.

Sganciamoci dall’anonimato e tifiamo Ninos Du Brasil.

Grazie al Circolo Magnolia per la sempre perfetta ospitalità.

 

 

Andrea Alesse

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