L’anima punk dei NOFX incendia la spiaggia del Bay fest

L’edizione di quest’anno del Bay fest a Bellaria Igea Marina si presenta con una line-up di tutto rispetto.

NOFX, Strung out e Satanic Surfer , solo per citarne alcuni, calcheranno il palco situato presso il lungo mare della località romagnola.

Il primo giorno vedono salire sul palco NOFX , STRUNG OUT , A Wilhelm Scream ,Talco , COFFEESHOWER e I.S.

Il sole oggi picchia veramente tanto e quando salgono sul palco gli I.S. il pubblico è ancora poco, ma il loro Ska-core, termine che sembra ora mai appartenere al passato, è molto coinvolgente e mai banale .

Gli abruzzesi Coffeeshower , a dispetto della loro provenienza ovvero L’aquila una delle città più fredde d’Italia, non lo sono per niente.

Il loro punk rock/hardcore mischiato con melodie pop è molto valido e picchia veramente tanto.

Se bisognava scaldare il pubblico loro ci sono riusciti alla grandissima quanto il gruppo che li ha seguiti.

I Talco seguono la scia degli I.S. con uno punk/ska-core potentissimo, si vedono i primi circle pit e crowd surfing.

Sono un gruppo che è riuscito ad esportate in giro per l’Europa la propria musica ed ha un seguito incredibile e si vede anche qui a Bellaria.

Si balla si canta e si fa festa in modo incredibile. Certi gruppi con gli anni sono spariti e tanti sono ritornati con Reunion in pompa magna, loro non sono mai morti e la loro passione li ha portati ad un grande livello soprattutto in versione live.

Dopo balli e divertimento sfrenato ecco la prima spallata che ha fatto salire la polvere del Bay fest.

I A Wilhelm Scream da New Bedford, Massachusetts, dal vivo sono devastanti.

Il loro punk hardcore è veramente incredibile tanto da far impazzire tutti i presenti che ora mai stanno riempiendo l’area del Festival.

Sono in tour in attesa di incidere il loro settimo  dei album e la loro esibizione al bay fest 2016 rimarrà di certo impressa nella mente dei  presenti visto la devastazione che ha creato in 50 minuti di esibizione.

Gli strung out sono un gruppo culto della scena punk mondiale.

Sono una delle migliori band della Fat Wreck di Fat Mike e ora mai sono più di due decenni che sono sulla cresta dell’onda.

L’anno scorso hanno fatto uscire Transmission.Alpha.Delta il loro ottavo full album e sono qui in romagna per farci ascoltare i brani di questo disco e non solo.

La loro setlist è un mix perfetto di tutti i loro brani migliori anche se molti non li hanno fatti anche per colpa del poco tempo lasciato a disposizione dalla folta line-up del festival.

Visto che siamo in tema di Fat Wreck , non si può non menzionare i No use for a name e soprattutto Tony Sly.

Nonostante siano passati  4 anni dalla sua scomparsa il suo pensiero è ancora nella testa dei fans, con tatuaggi e magliette e soprattutto in quella degli amici che con lui hanno passato dei momenti indimenticabili.

La cover di Soulmate che è compresa nel disco tributo a Tony Sly, è la degna conclusione di una performance impeccabile senza neanche una sbavatura, a parte il suono non del tutto perfetto.

Attivi dal 1983, i NOFX, nel corso degli anni, sono diventati una band culto per intere generazioni di punk rockers, poiché sempre rimasti fedeli ai loro ideali Do It Yourself. La band, che per oltre trent’anni di carriera ha sempre rifiutato contatti con le major e passaggi su televisioni commerciali, è diventata un vero e proprio punto di riferimento per la scena musicale indipendente. Proprio in questi giorni, i NOFX sono alle prese con le registrazioni del tredicesimo album in studio, che va a sommarsi ad un infinità di uscite minori, tra EP, 7 pollici, b-sides e rarità, rendendoli quindi tra i gruppi più prolifici della storia del punk rock.

E’ una vita che non vedo la band di Fat Mike da vivo e leggendo le recensioni dei loro ultimi concerti sinceramente non mi aspetto più di tanto.

Invece la band mi ha proprio sorpreso. Hanno parlato molto con il pubblico come fanno sempre , scherzando con battute pesanti a sfondo sessuale, ma nel complesso a parte delle canzoni in stile reggae è stato un super concerto punk.

Champs Elysees, Bottles to the Ground sono un must della band californiana.

Prima di chiudere anche loro hanno ricordato l’amico con una struggente I’m So Sorry, Tony che sarà contenuta nel prossimo disco che si intitolerà First Ditch Effort.

Come primo giorno non c’è male.  L’organizzazione è stata all’altezza dell’evento e ho visto tante generazioni di punk-rockers con il sorriso sulla faccia e questo è il risultato più bello che mi porto a casa.

Un ringraziamento a HUB music factory per il gentile invito.

Testo e foto di Carlo Vergani

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